Un giorno al Bologna Children’s Book Festival
Intervista a Claudia Facchinetti
dell’ufficio stampa Rizzoli/ Fabbri
a cura di Altea Alaryssa Gardini
Buongiorno a tutti, il 1 Aprile ho fatto un viaggio.
No, non è una metafora, ho davvero preso un treno e mi sono diretta in una città a me vicina.
Quale?
Ma siete proprio curiosi! Bene, tanto ve lo avrei detto lo stesso!
Bologna è stata la mia meta e mi sono recata lì per assistere ad uno dei più importanti saloni dell’editoria a livello internazionale, se non mondiale, vista la massiccia presenza di esponenti da ogni parte del globo.
Il nome? Qualcuno di voi lo saprà già: Bologna Children’s Book Festival.
Circa 20 i premi letterari, dedicati alla fascia di età dell’infanzia, tra cui: Il Premio Strega Ragazzi e Ragazze; Il Premio Orbil, indetto dall’Organizzazione Librerie indipendenti; il Premio ALMA (Astrid Lindgren Memorial Award); la presentazione del Premio Andersen.
Ma a Bologna non si è parlato solo di esporre o proporre, si è parlato del futuro delle generazioni che ci seguiranno.
Il Bologna Children’s book festival ha moltissime collaborazioni con altri saloni dell’editoria mondiale, alcune sono state definite proprio mentre mi aggiravo tra i padiglioni ma la più vicina a noi, che ha dato spettacolo e molto più di qualcosa da dire, è il gran carosello del Salone di Torino.
Quest’anno BCBF ha curato a Torino, con la collaborazione della Cooperativa Giannino Stoppani, la mostra di libri HERSTORY, un nuovo capitolo di Extraordinary Library, una serie di collezioni speciali di libri nati dalla collaborazione tra Bologna Fiere e Pitti Immagine Bimbo.
Questa sarà una storia al Femminile.
Libri che narrano di storie di donne del passato e donne del presente, ma soprattutto donne che esistono e che sono esistite e hanno lasciato la loro impronta nel mondo. Senza distinzione di età, senza confini e senza razza.
Come il BCBF e come il mondo diventerà, con un po’ di impegno.
In esclusiva al Salone di Torino,sono stati presenti 200 titoli, selezionati proprio al Bologna Children’s Book Festival, che parlano di donne ad ogni latitudine.
Insomma sono libri di Donne, scritti da Donne, Illustrati e pubblicati da Donne.
Voi direte, con giusta causa, perché ve ne parlo ora?
Perché, lo ammetto, volevo far sbollire le grandi polemiche del Salone, giuste o meno che io le ritenga, che avrebbero rovinato la bellezza dei progetti che i due saloni hanno condiviso. Insomma, lontano dai riflettori di politica, volevo di parlarvi della collaborazione, nella sua forma più umana, tra i due saloni e le migliaia di persone che essi coinvolgono.
Inoltre, vi ho parlato di questa speciale collaborazione con Torino perché, mentre ero a Bologna, ho scambiato qualche battuta con le menti che alla Rizzoli/ Fabbri si occupano della collana Piccole Donne, grandi Sogni . Più precisamente, ho avuto il piacere di chiacchierare con Claudia Facchinetti, dell’ufficio stampa delle due case editrici.
A seguire la nostra chiacchierata
Qual è l’impegno Rizzoli in ambito della parità di genere e dell’educazione sentimentale di bambine e bambini?
Proponiamo diversi titoli, di autrici e autori, sia italiani che stranieri, in particolare abbiamo la collana, edita Fabbri, dal titolo Piccole Donne, Grandi Sogni dove viene dato spazio a donne straordinarie che hanno fatto della loro vita un marchio che è rimasto nella storia.
In Ambiti diversi, come Scienza e Arte, ma anche come Anne Frank e Madre Teresa di Calcutta, gli ultimi due usciti, parliamo di loro da quando erano bambine, in modo che le giovani lettrici possano avvicinarsi a questi personaggi rapportandosi a loro, non come miti, ma come persone uguali a loro.
Donne che sono state bambine.
A breve, il mese prossimo, oltre al formato attuale, uscirà anche una versione tascabile.
Con un prezzo più basso ma che, essendo molto maneggevole, è adatta anche per le lettrici più piccole. Iniziamo con Coco Chanel, Frida Khalo, Amelia Hart, Audrey Heburn, che sono stati i più amati.
È una collana che è molto apprezzata anche negli altri paesi e contiene titoli di donne che sono molto conosciuta all’estero ma meno in Italia, quindi può avere un lungo futuro avanti a sé.
Nella versione originale del formato è già uscito, proprio per una questione di parità di genere Piccoli uomini, Grandi Sogni che, probabilmente, porteremo in Italia.
C’è speranza per le nuove generazioni di lettori?
Noi ci impegniamo perché questo avvenga.
Ci proponiamo di dare spazio a personaggi forti, sia uomini che donne.
Come Abbiamo toccato le stelle, edito Rizzoli di Gazzaniga, che ospita venti racconti di sportivi, sia di uomini che di donne straordinari che hanno fatto qualcosa di sensazionale, oltre a vincere medaglie.
Persone che, oltre ad aver affrontato difficoltà enormi a livello personale, hanno dato il loro contributo umano nei confronti degli altri, per esempio l’aiuto di Bartali agli Ebrei.
E questo è solo un assaggio di cosa l’editoria per i più giovani può fare a favore delle generazioni.
Grazie Bologna, Grazie BCBF, Grazie Torino e il suo Salone. Grazie, inoltre a Rizzoli e Fabbri ma anche a tutte le altre case editrici che profondono il loro impegno perché il futuro del nostro mondo sia più consapevole e migliore.
Siamo Persone, non numeri.
Siamo Anime, non generi.
Siamo voci che unite formano un coro di mutamento.
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