La dama di creta di Christiana Moreau
Voce al silenzio
Recensione di Sara Boniperti
La dama di creta è un romanzo di Christiana Moreau edito Casa Editrice Nord pubblicato nel 2022.
Di cosa tratta La dama di creta?
Sabrina è restauratrice al Museo delle Belle Arti di Bruxelles.
Riceve in eredità dalla nonna appena mancata, un busto di creta elegantemente scolpito che ritrae una donna, appartenente al Rinascimento, che si scopre poi fosse Simonetta Vespucci. L’aspetto particolare è che fosse stata una donna a realizzare quella scultura: Costanza Marsiato.
Per allontanarsi da Stefano e superare la rottura avvenuta perché lui non vuole rinunciare alla moglie, Sabrina decide di partire per scoprire di più sulla faccenda.
Una ricerca che la vedrà alle prese con un viaggio interiore per ritrovarsi dopo la fine della sua storia d’amore.
Ho letto con molto interesse questo romanzo. L’alternanza tra le varie epoche e i punti di vista di Sabrina, Angela e Costanza mi hanno appassionata alla storia e ho seguito tutto con molta leggerezza, senza annoiarmi mai, cosa difficile da trovare quando ci sono più punti di vista.
Perché leggere La dama di creta?
Una lettura scorrevole che saprà affascinarvi con l’arte Rinascimentale e il racconto della vita di queste donne; il tutto descritto con maestria dalla penna di Christiana Moreau che già avevo apprezzato nel suo precedente romanzo: Cachemire rosso, dove l’ambientazione in Cina mi aveva conquistata.
Una statua che si tramanda di generazione in generazione e grazie al coraggio di donne forti riesce a superare ogni ostacolo.
Una piccola nota: mi sarebbe piaciuto un ulteriore approfondimento in alcuni frangenti, avrebbe reso tutto perfetto.
Link d’acquisto
Sinossi
Tre donne. Tre epoche lontane. Un solo destino.
Questa storia inizia oggi, a Bruxelles, quando, tra gli oggetti appartenuti alla nonna, Sabrina trova un busto di creta elegantemente scolpito. Ritrae una delle donne più belle di tutti i tempi, Simonetta Vespucci, che si dice sia stata la musa ispiratrice della “Venere” di Botticelli. Incuriosita da quell’enigma, Sabrina va alla ricerca delle origini di quell’opera, in un viaggio che le cambierà la vita.
Questa storia inizia nel 1952, in Toscana, quando Angela capisce che la sua terra offre solo disoccupazione e miseria. Allora lei e il marito lasciano tutto e partono per il Belgio, dove lui ha trovato lavoro come minatore. C’è solo una cosa che Angela porta con sé: un busto di creta ereditato dalla madre e che da sempre è il suo portafortuna. Quel busto sarà il suo unico conforto nei primi mesi trascorsi al freddo, negli orribili casermoni comuni. L’unica luce nel buio della miniera che minaccia d’inghiottire tutto ciò che ha di più caro.
Questa storia inizia nel 1494, a Impruneta, dove da secoli la famiglia di Costanza fornisce agli artisti la creta migliore. Sebbene lei sappia plasmarla con una maestria senza pari, ha la colpa di essere donna e nessuno l’ha mai accolta come apprendista. Un giorno, però, Costanza tenta il tutto per tutto: si traveste da uomo e scappa a Firenze. In breve tempo, il suo talento le apre le porte della bottega dei fratelli del Pollaiolo, dove, di notte, inizia a lavorare su un progetto segreto. L’opera che sarà il suo capolavoro e la sua rovina.
Questa è la storia di un tesoro che si tramanda di generazione in generazione. È la storia di un legame capace di superare ogni ostacolo. È la storia di tre donne che, grazie a quel legame, troveranno la forza di sfidare il destino e di affrontare la vita con speranza e coraggio.