La casa sul mare celeste di TJ Klune
Voce all’Irreale
Recensione di Altea Alaryssa Gardini
La casa sul mare celeste è un romanzo di TJ Klune. È edito per Mondadori, sezione Vault, nel 2021.
Di cosa tratta La casa sul mare celeste?
Linus Baker, professione impiegato, vive in una vita fatta di grigiore. Il suo lavoro è quello di assistente sociale e svolge il suo mestiere in maniera eccellente: è preciso, zelante, obbiettivo (anche troppo) e distaccato (decisamente più del dovuto).
Linus è educato (sempre, eccessivamente) fino a sfociare in un servilismo che sembra una sorda schiavitù autoimposta.
La sua esistenza è esattamente quella che ci si può aspettare da una persona che vive per lavorare, che si racconta storie per continuare a mantenere in piedi la sua bolla di sapone personale, che si attoria di piccole certezze che lo fanno sentire…come dire, in parole povere…sicuro.
Sicuro e…triste, con due sole macchie di giallo, i suoi girasoli, in un giardino dove piove sempre, dove la sua vicina lo interpella solo per sputargli addosso veleno spacciato per sagacia e che altro?
Ah, vero, dimenticavo di dirvi di Calliope. La sua gatta. Anche se, devo dire, la gatta non è interessata al suo padrone ma piuttosto a come farlo sentire sbagliato. Estraneo, in un luogo che non è in grado di destare quel certo non so che per far capire a Linus che una musa, di cui il gatto porta il nome, ha bisogno di un certo materiale su cui spargere la poesia del vivere e lui non gliene sta offrendo alcuno.
Beh, non ci crederete mai. Un giorno Linus riceve un incarico a cui è stato affidato un livello di segretezza 4.
Scusate, sono davvero maldestra, ho mancato di parlarvi del fatto che Linus si occupa di controllare orfanotrofi, per il dipartimento di magia minorile, in sostanza: Linus si occupa di vigilare che i bambini “magici” siano trattati alla stessa stregua degli altri.
Quindi, l’istituto che viene mandato a visitare è uno di quelli che ospitano i bambini più particolari.
Oh, no! Non vi sto dicendo nulla che non scoprireste nelle prime pagine, perché state facendo quelle facce arcigne?
Fatemi finire, altrimenti verrete puniti.
Bene, dove ero rimasta? Ah sì, ovviamente.
Sull’isola di Marsyas.
Linus scoprirà che nell’isola non piove. Che il cielo è sempre azzurro e che…anche i bambini più particolari sono in grado di avere 6 anni, che vogliono essere nient’altro che quello che ogni bambino vuole essere e che c’è di più al mondo che regole e confini (si scrive confini, si legge limiti e si percepisce gabbie)
Improvvisamente Calliope può essere se stessa. La musa parla e Linus non deve far altro che aprire il suo cuore e ascoltarla.
I casi più irrecuperabili sono gli adulti, come sempre accade.
Perché leggere La casa sul mare celeste?
Chi non dovrebbe perdersi per poi ritrovarsi? Delle volte basta solo mettere un piede davanti l’altro per trovarsi, uscire da una bolla che ci protegge ma che ci ingabbia.
Ne La casa sul mare celeste vive un bambino che ha scritto una cosa che voglio farvi leggere, perché rimane impressa. Perché è necessario valutare tutto l’insieme senza tralasciarne nessuna parte prima di prendere una posizione.
“Non sono che carta. Fragile e sottile.
Se mi si tiene controsole, esso risplende attraverso di me. Mi scrivono sopra, e non mi si può riutilizzare.
Ognuno di questi graffi è una storia. Questi graffi sono una storia.
Raccontano cose che altri leggono, ma vedendo sempre e solo le parole, mai quello su cui le parole sono scritte.
Non sono che un foglio di carta, e sebbene ce ne siano molti altri come me, nessuno è mai perfettamente identico all’altro.
Io sono arida pergamena. Ho solchi. Ho buchi. Bagnami, e mi scioglierò. Dammi fuoco, e brucerò. Stringimi tra mani inaccorte, e mi accartoccerò. Mi strapperò.
Non sono che carta. Fragile e sottile.”
Ditemi la verità, ora. Non vorreste essere la fenice che rinasce dalle ceneri?
Non vorreste essere qui, con me e gli altri, ne La casa sul mare celeste?
Link all’acquisto
Sinossi
Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli “normali”, siano ben accuditi.
La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell’ufficio della Suprema Dirigenza.
È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un’isola remota, Marsyas, e stabilire se l’orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto.
Appena mette piede sull’isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto.
Un’incantevole storia d’amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.