Il cortile di Marilena Viola
Siamo qui, nel cortile interno del vecchio palazzo nobiliare, l’unico del mio paese, ora abitato e aperto al pubblico solo d’estate.
Siamo tutti insieme, i vecchi amici ritrovati, quelli dell’infanzia e dell’adolescenza, ad ascoltare un concerto per pianoforte e violino.
Dolci suoni invadono le stanze ormai vuote, disabitate, dimora d’un tempo andato, e note armonie, parole, volti, voci riempiono i silenzi dell’antico cortile.
La magia dell’arte, della musica, riporta come per incanto la vita.
Chiudo gli occhi un istante e sembra d’un tratto udire grida festose, scalpitar di cavalli sul greto pietroso, avvicendarsi d’uomini in varie mansioni, donne all’ombra a parlare in segreto d ‘amore.
Risvegli, echi, sussurri, ricordi di vicende condivise, testimoni le mura che, a dispetto dell’usura, serbano su un libro muto, come perla, il passato.
E qui ritorna per magia prepotente la vita.
Ho fermato sulla carta questo istante per scriverlo non solo nel libro muto del mio cuore, ma nel libro della storia delle persone, delle cose che accadono, pur invisibili ai più, e che riportano nel presente il passato.
Ti potrebbero piacere anche “La sunèta” e “Il ritmo ammericano“