Una casa tutta per lei

a cura di V. Bianchi Mian e Emma Fenu

Recensione di Maria Lucia Ferlisi

La casa è un ventre materno che accoglie e scalda con il suo cuore grande.

È un luogo che emana profumi, ricordi, memoria, gioia ma anche dolori, attese, inganni…La casa è anima, è cuore, è rifugio, lo è perché pulsa di vita, la casa è tale perché contiene noi nel suo generoso ventre.

La casa è un rifugio, il luogo che ci aspetta quando ci allontaniamo, per accoglierci ad ogni rientro senza fare domande.

La casa è dentro di noi e noi siamo la casa.

La casa è viva con i nostri sorrisi o le nostre lacrime, con gli oggetti che usiamo tutti i giorni, casa dolce casa.. 

Quanti ricordi racchiudi dentro di te, ogni oggetto o stanza ne è colmo, custodito gelosamente per risvegliarlo quando ci sentiamo tristi, quasi a scaldarci in una giornata fredda e umida e farci ritornare in quel ventre che ci protegge.  Sempre.

La casa immaginata dalle autrici del libro vive con il ricordo o con un oggetto che le riporta all’interno del luogo della memoria, lontana o vicina, ma pulsante di vita.

Sfilano 21 ricordi, silenziosamente vibranti, ed irrompono davanti al lettore per circondarlo  e per ascoltare il suo essere “casa”.

Valeria Bianchi Mian nell’introduzione ai racconti definisce la casa come:

La casa è un simbolo che pulsa al centro della terra per tutti gli esseri umani; è la messa a fuoco delle immagini di Sé. Dove c’è il nesso, il fulcro o il filo rosso c’è casa.Contenitore delle psicopatologie quotidiane, lei è il ricettacolo delle frustrazioni e, al contempo, del soddisfacimento di questo o di quel desiderio.

Per Emma Fenu la casa è:

La casa l’abbiamo dentro dopo averla divorata, senza pudore, a morsi.

È il biscotto che sedusse Alice. È la mela con la quale Eva sedusse Adamo. È la voglia di possedere se stessi e la propria storia.

Poi ci sono le storie delle autrici che come gocce di memorie bagnano la carta e predono voce.

Non è facile sciogliere le cicatrici sono lì,  ferme e impresse nel braccio a ricordarci il nostro passato, vorremmo toglierle, lavarle, ma la saponetta profumata non assolve il suo compito, avvolge con soffice schiuma ..”ma nulla potrà essere come prima”…

Un asciugacapelli dal rumore assordante utile, per celare lacrime e singhiozzi, e “continuare ad ascoltare la propria Canzone”.

Il tagliere che accoglie segreti, confessioni, risate e pensieri vari… come farebbe un “ventre materno” e diventare “il centro dell’universo” di quella casa.

Un barattolo arancione che racchiude il ricordo di un nonno che come luce astrale splende nella memoria. “Nel barattolo c’è il sale. Nel barattolo c’è l’oggi di ieri.”

Il ricordo di una culla che fu della madre, che fu della nonna, per ricordare chi siamo: “Unite da nodi di carne e sangue, canne soggette a mani di vento. Capaci di accogliere la vita, dee madri di ossidiana e miele e giunco”.

Le storie sono tante e non voglio anticiparle tutte per non privarvi del gusto di assaporarle una ad una, con calma, e spaziare dalla cucina al salotto, dalla camera da letto al bagno e anche in giardino o in cantina, per scoprire i luoghi magici che  risvegliano profumi, sorrisi, calore, amore e ricordi.

C’è un luogo dove sono nati i miei sogni, dove le favole hanno preso vita e forma, diventando dipinti sulla tela bianca della fantasia infantile. Il luogo magico è stato il divano verde di nonna Lucia.”

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Titolo: Una casa tutta per lei

Autore: V. Bianchi Mian e Emma Fenu

Casa Editrice: Golem edizioni

Sinossi

La casa è il mondo. È il fuori e il dentro, è lo spazio che contiene la gestazione del Sé, il luogo in cui i ricordi si stagliano come dipinti alle pareti. Ci sono storie che attraversano il tempo; ci sono prigioni dell’anima che hanno segnato la pelle, cicatrici che nessuna saponetta potrà mai cancellare. Ci sono asciugacapelli che silenziano il contesto. Ci sono barattoli stracolmi dei baci delle madri. Odori e profumi nelle cucine. Rumori e musiche. Bottiglie che tintinnano mille storie e antiche favole. C’è una culla e c’è un carillon che suona. Ci sono le fotografie che mostrano altre case e altre narrazioni. C’è un caminetto che pulsa come un cuore rosso al centro del tutto, come in un sogno degno di Alice nel Paese delle Meraviglie, quando l’anima si fa piccola e grande nell’ambiente.

La silloge raccoglie i racconti di 21 donne residenti in Italia e italiane espatriate; alcune di queste donne sono scrittrici professioniste, altre semplici appassionate di scrittura, ma tutte hanno voluto accogliere l’idea di far trasparire nella pagina scritta l’idea della dimora – la memoria delle stanze – con lo stesso impulso che spinge alla narrazione orale genuina e priva di artifizi. Tramite un susseguirsi di immagini e incursioni nel mondo del ricordo, le autrici svelano i segreti di un’anima in cerca di se stessa, ventre mai sazio di relazioni affettive, luogo sacro e profano che prende il nome di “casa”.

LE CURATRICI

VALERIA BIANCHI MIAN
Nata negli anni Settanta a Milano, Valeria Bianchi Mian oggi vive e lavora a Torino ma sogna di trasferirsi al mare (prima o poi lo farà), guardando al di là del confine, verso la Francia e oltre. Nel frattempo, svolge il mestiere di psicoterapeuta con formazione in psicodramma, utilizzando metodologie creative nel condurre gruppi e laboratori con diverse utenze: bambini, adulti, anziani.

EMMA FENU

Nata e cresciuta ad Alghero, ora vive a Copenhagen, dopo aver trascorso un periodo in Medio Oriente. Espatriata per necessità e poi per convinzione, attende una nuova destinazione per il 2019. Ha conseguito una laurea in Lettere e Filosofia e un dottorato in Scienze dei Sistemi Culturali. È studiosa di Storia delle Donne, di Letteratura e di Iconografia di genere; ha fondato e presiede un’associazione culturale, “Cultura al Femminile”, con rispettivi portale web e gruppo Facebook; collabora con recensioni, articoli e interviste per vari magazine; insegna lingua italiana agli stranieri; tiene corsi di scrittura creativa e di scrittura emotiva; organizza eventi culturali, workshop e presentazioni in tutta Italia e non solo; è attiva contro la violenza di genere.
LE AUTRICI
TANIA BOCCHINO Nata a Rivarolo Canavese. La sua casa è un mistero al confine del visibile e del vero.
ELISABETTA CALABRESE Nata a Napoli, vive ad Arezzo. La sua casa è il ventre pulsante del Vesuvio.
CATIA CAMILLINI Nata a Cervia, vive a Singapore. La sua casa è il suo cuore.
MONICA COPPOLA Vive a Torino. Quando trova il posto giusto per lei, quella è la sua casa.
FABIOLA FALCONE Nata a Peschiera del Garda, vive a Palma De Mallorca. La sua casa è dove splende il sole.
ELENA FANELLI Nata a Milano, vive a Londra. La sua casa è il suo nido.
ALTEA ALARYSSA GARDINI Vive a Ravenna. La sua casa è una tempesta di voci.
FRANCESCA GNEMMI Nata a Novara. La sua casa è dove nasce il sorriso.
LORIANA LUCCIARINI Nata a Roma, vive in provincia di Viterbo. La sua casa è la tana della Fenice.
MARIA ANTONIETTA MACIOCCU Nata in Sardegna, vive a Torino. La sua casa è la custode delle memorie.
MARIA LUISA MALERBA Nata in Puglia, vive a Barcellona. La sua casa è dove sta il mare.
TATIANA MAZZOTTA MALME  Nata in Piemonte, vive in Norvegia. La sua casa è al freddo.
LISA MOLARO Nata a Udine. La sua casa è tutto ciò che la circonda.
SERENA PONTORIERO Nata a Roma, vive a Parigi. La sua casa è dove si confezionano i sogni in filo di diamante.
DEBORA RAVAIOLI Nata a Ravenna. La sua casa è lo spazio profondo. SILVIA ROSA Nata a Torino. La sua casa è il luogo degli affetti più cari.
ELVIRA ROSSI Nata a Salerno, dove vive. La sua casa è dentro di lei.
MARIA CRISTINA SFERRA Nata a Novara, vive a Milano. La sua casa è il bosco inaspettato.
NADIA SPONZILLI Nata a Torino. La sua casa è l’acqua cristallina.