“Un gatto randagio ma non troppo” dì Giulianna D’Annunzio

Recensione di Chiara Minutillo

 

gatto

Ma le sue lacrime si erano esaurite da tempo, lasciando il posto a una familiare e assoluta amarezza. Se gli fossero uscite due gocce, sarebbero state di rabbia. Piuttosto avrebbe voluto distruggere tutto e zittire quelle inutili raccomandazioni fatte da gente che non aveva la minima idea di come lui stesse. Ne aveva abbastanza di chiacchiere sterili. Qualcuno di quegli ipocriti avrebbe potuto riportare a casa suo padre sobrio e pentito? Qualcuno avrebbe potuto ridare la vita al suo migliore amico? No. Con le loro fandonie non avevano fatto altro che acuire il suo senso di solitudine: nessuno lo capiva davvero. Che si tappassero quelle stupide bocche!

Rabbia, delusione, amarezza, tristezza. 

E poi ancora amore, gioia, pace, pazienza.

La gamma di sentimenti umani sembra essere infinita. Cambia rapidamente, passando da un’emozione negativa a una positiva.

Samuele lo sa bene. Non basta vivere l’adolescenza, uno dei periodi più difficili per un ragazzo. Deve viverla senza il sostegno del padre, che ha abbandonato la famiglia. Dovrebbe prendersi cura della madre, che sente piangere spesso, ma non ci riesce. 

Si è chiuso in sé stesso Samuele. É diventato riservato e scontroso. La goccia che ha fatto traboccare il vaso é stata la morte del suo migliore amico. Sono mesi che non compare un sorriso sul volto di Samuele.

Ma la speranza non é così lontana da non poter essere afferrata.

E compare nelle sembianze di un gatto. Un gatto nero e randagio. Ma non troppo randagio. Un gatto di nome Tigre.

“Un gatto randagio ma non troppo” é il terzo romanzo di Giulianna D’Annunzio. La storia é il racconto di come le vite umane e quelle animali si leghino tra loro indissolubilmente. É la narrazione di esistenze che si incontrano e si scontrano, dando luogo a fenomeni che sembrano possedere una intrinseca magia. Perché quando forniamo aiuto a qualcuno, essere umano o animale, non sempre ci rendiamo conto di quanto riceviamo in cambio. 

Con una scrittura fluente e emozionante, Giulianna D’Annunzio ci parla di perdite, ma anche di incontri che arricchiscono, di perfette simbiosi e di amicizie.

“Un gatto randagio ma non troppo” è un romanzo delicato, a tratti misterioso, che scandaglia le emozioni umane. E non solo. Anche quelle animali. Un romanzo che aiuta a riflettere sull’importanza di tendere la mano, sull’essenzialità di un sorriso sincero. Un romanzo che ci insegna a godere delle piccole cose, quelle che durano e hanno il potere di renderci speciali. E ci ricorda che la speranza può assumere qualsiasi forma: quella di un gatto, di una bambina o di qualsiasi altro essere umano o animale che incroci la nostra esistenza.

«Mi chiamo Samuele» e strinse la mano alla donna, poi si accovacciò e si trovò a fissare due occhi tondi e così profondi da sentirsi a disagio. Sembrava che quella bimba, a cui non sapeva dare un’età, sapesse cose che nessuno sapeva. Una vecchia zia fuori di testa, in passato, gli aveva detto che quando i bambini vengono al mondo mantengono, la memoria e le conoscenze delle vite passate per poi dimenticarle gradualmente col passare degli anni. Lui non aveva mai creduto alla reincarnazione e altre cose simili, da fulminati di cervello. Eppure da quando il suo amico non c’era più, tante volte si era sorpreso a sperare che fosse possibile.

Dallo sguardo di Alice subì uno scossone a livello inconscio. Non seppe spiegarsi il perché, ma era convinto che lei si fosse avvicinata appositamente per comunicargli che la vita era un dono speciale.

Si rialzò e carezzò la morbida testolina, tornando a guardare la donna di cui aveva quasi dimenticato la presenza.

Sinossi

Un intreccio straordinario tra diversi personaggi in una storia che si dipana grazie a un intenso rapporto tra persone e animali.

Un gatto randagio, Tigre, instaura un’amicizia con Samuele, un ragazzo in difficoltà; Bruno cerca la sua casa, con l’aiuto di Chiara, dopo aver perso la memoria; la piccola Alice cresce con una nonna eccezionale.

Le vite dei protagonisti si annodano tra loro e con quelle di altri personaggi in un susseguirsi di avventure e disavventure che tengono con il fiato sospeso fino alla fine, in una storia a tinte gialle.

Titolo: Un gatto randagio ma non troppo

Autore: Giulianna D’Annunzio

Editore: Spunto Edizioni

Anno: 2018

Link per l’acquisto: https://www.ibs.it/gatto-randagio-ma-non-troppo-libro-giulianna-d-annunzio/e/9788898580286

Se vuoi conoscere gli altri romanzi di Giulianna D’Annunzio, leggi la recensione di “Il Gentilcane” e “Ti do una zampa” oppure l’intervista all’autrice.