“Ti aspetto” di Samantha Terrasi

recensione di Emma Fenu

Ti aspetto

Tutto è scuro, ma chi aspetta presagisce la luce.

Notti di zanzare in spiaggia, a braccare sogni e scie di meteoriti.

Notti di passione fra le lenzuola, a inseguire bocche e corpi.

Notti di studio con la matita fra i denti, a rincorrere un “trenta”.

Notti di treni con la valigia troppo colma, ad acciuffare il futuro.

Notti di luna con la mano sul ventre, a pronunciare il nome di chi brillerà come una stella.

Notti di gelo senza nulla, con il vuoto come compagno, a dividere il tempo che trascorre e non torna, in un eterno funerale dei secondi scanditi.

Ti aspetto” di Samantha Terrasi è un romanzo che rifugge consuete rassicurazioni, raccontandoci le contraddizioni che si dibattono selvagge, anche nella purezza dei sentimenti, e il bisogno di riconoscersi nell’amore degli altri, perché amarsi da soli è troppo arduo.

Molti protagonisti, per età ed esperienze vissute, offrono uno spaccato della generazione dei trentenni, ricercatori non solo per contratto universitario, ma per missione e condanna. Le figure con un equilibrio emotivo più stabile sono le più giovani, ossia i ventenni, ai quali è dato il privilegio del possesso della semplice saggezza scevra dei capricci del kaos.

Lo stile è intenso, scandito da paratassi e incollato da anafore nell’intreccio folle di dialoghi con l’esterno e con l’interno, fra buio e luce, certezza e incertezza, parole dette, non dette o diversamente dette.

Perché dire “tiamo” non è come dire “Ti amo”.

Perché dire “Ti aspetto” può essere una scelta, una promessa, uno sforzo, un gioco del destino, una bugia.

Non importa. Nell’attesa, solleva lo sguardo e segui una stella, dai un nome al tuo sogno, cullalo, crescilo, difendilo… e impara a volare per poi prendertelo.

Sinossi

Nina e Michele sono alla ricerca della felicità e dell’amore perfetto, che arriveranno persino a sfiorare. Lei studentessa di Fisica, che ha sacrificato i suoi sogni per quelli del padre; lui ricercatore universitario, attraente ma leggero: le loro esistenze si incroceranno sotto il diapason di una stella, in un breve ma infinito frangente.

“Ti aspetto” stabilisce per folgorazioni narrative la sequenza di un destino paradossale: aver sfiorato la gioia senza accorgersene, averla avuta dimenticandosene, possederla abbandonandola.

Titolo: “Ti aspetto”
Autore: Samantha Terrasi
Edizione: Lupo, 2014
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