The Crown. La serie Neflix che, forse, si è spinta troppo oltre.
a cura di Altea Alaryssa Gardini.
The Crown è una serie in co-produzione tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. La mente a capo del progetto risponde al nome di Peter Morgan.
La produzione è nelle mani della Left Bank Pictures e della Sony Pictures mentre la messa in onda è del ormai onnipresente Netflix.
The Crown è andata in onda, con la prima stagione, nel 2016 ed inizia portando in scena la storia della regina Elisabetta II a partire dal 1947.
Siamo giunti alla 4 serie e sembra che The crown verrà rinnovata per la sesta e ultima.
Negli ultimi mesi, i dibattiti sullo sceneggiato si sono sprecati.
Non solo da parte del pubblico che è come al solito molto entusiasta e tra le sue fila conta anche chi crede che The Crown sia la realtà dei fatti, cosa che sinceramente mi ha lasciata perplessa.
Si lasci stare che, in un qualche modo, ufficiale o meno, la casa reale abbia dato il benestare al diventare un fatto più pubblico di quanto già non siano, ma pensare davvero che Morgan abbia avuto tra i suoi sceneggiatori la famiglia reale ha davvero del ridicolo.
I pareri più aspri su The Crown arrivano, come era ovvio che avvenisse, proprio dai membri della casa reale e non solo dalla Regina che, ormai, ad essere tacciata di essere il mostro che terrorizza tutta la famiglia ci è più che abituata.
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Il grosso del problema, con The Crown, come è normale che sia visto cosa ha portato in scena l’ultima stagione, arriva dai membri più giovani e dal principe di Galles.
Incredibile, vero? Ho letto anche che qualche blogger si è indignato per le rimostranze del principe Carlo. È un padre ed è un nonno, come può voler proteggere la memoria della sua vita di cui nessuno, nemmeno i produttori della serie e gli autori di best seller, in merito, non hanno la minima idea di cosa siano state davvero le loro vite.
La regina Elisabetta II non è la regina messa in scena da Bridgerton. Proprio no: Elisabetta regna, l’altra fa figura. Ma le due serie sono diverse, hanno obiettivi diversi e credo che abbiano i loro pregi, anceh se anche in quel caso molto del pubblico non ha capito il punto del discorso.
Volete sapere il mio parere su The Crown?
A me piace ma se fosse la mia famiglia, quella di cui si parla e le di cui dinamiche vengono travisate sfruttandole per il pubblico ludibrio, come se non ne avessero già abbastanza a casa loro, anche io mi sarei ribellata con tutte le mie forze.
Netflix ha rifiutato di aggiungere un banner per avvisare i telespettatori che quello che vedranno non è la realtà dei fatti. Ovviamente non è colpa loro se la Gente non ci arriva ma la regina ne sa più di loro di cosa ci si deve aspettare dalla suddetta, questa volta avrebbero davvero dovuto darle retta.
Ora, da telespettatrice The Crown, per la Casa Reale, è davvero un successo.
Immagino che gli interessati non ne siano convinti ma ne escono tutti migliori di come appaiono.
Ho sempre pensato che i reali fossero perfidi con il loro re Edoardo VII. Colpevole di amare una donna divorziata.
In realtà, ci sono altre colpe molto più gravi dietro a tutto l’astio e il silenzio e… fate come me: dopo la serie andate e prendete dei libri, The Crown non si è inventata proprio tutto.
La regina è umana. Pregi e difetti.
Carlo è umano. Per me è stata una scoperta, il Carlo di The Crown.
Ricordo un 31 agosto di anni fa e tutti dicevano che il principe di Galles aveva fatto uccidere sua moglie.
Ora, lo crediamo davvero proponibile?
Tutto il polverone, doveroso, in seguito alla tragica morte di Lady Diana avrebbe dovuto farci capire una cosa importante.
I giornalisti sono morbosi perché la morbosità vende. Se tutti fossimo stati meno curiosi dei fatti suoi, Diana sarebbe magari felice e Elisabetta II, Carlo, William e Henry non dovrebbero chiedere pietà nei confronti della loro madre.
Netflix doveva aspettarsi che, avvicinandosi così tanto ai giorni nostri, avrebbe leso la sensibilità personale di chi è diventato orfano troppo presto.
Sappiamo che la principessa non era felice e non lo era nemmeno suo marito. La verità non vive nelle mani di Camilla Parker-Bowles e credo che tutto sia molto più complesso di un giudizio esteriore.
Diana, se la coppia fosse stata meglio assortita, oltre che coronata e obbligata al sevizio pubblico, avrebbe portato ben più di una ventata di aria fresca. Sarebbe stata la vera “Influencer” della casa reale e Carlo un personaggio che sarebbe stato scambiato per un principe azzurro dalle simpatiche orecchie fuori dal comune.
La vita è stata crudele con entrambi. Dove tanto la natura concede, essa pretende anche molto in cambio e, in alcuni casi, anche più di quello che è davvero necessario.
Questo vale per tutti, Famiglia Reale compresa.
La Gran Bretagna non era pronta a Diana e Diana non era pronta alla famiglia che vive a Buckingham Palace questo The Crown lo mette in chiaro in molte occasioni ma è vero anche il contrario e anche questo è chiaro.
Niente da dire per l’altra grande protagonista di questa stagione. La lady del popolo contrapposta alla Lady di ferro che, inesattezze riguardanti il comportamento di Elisabetta a parte, c’è da dire che ha fatto esattamente la figura che mi sarei aspettata: quella della Lady di ferro.
Quindi, ricapitolando, The Crown merita di essere vista e merita anche che lo si faccia con il giusto spirito critico e di rispetto per la realtà dei fatti.