“Una suora siciliana” – di Dacia Maraini

Recensione di Lisa Molaro

Dacia Maraini

“Una suora siciliana” di Dacia Maraini ha una taglia piccola: una semplice Xs griffata “Mondadori”, una collana intera (non necessariamente inedita)  esclusivamente in ebook, firmata da scrittori importanti nel mondo dei libri. 

Questo racconto era apparso, in precedenza, sul numero 46 (aprile–giugno 2009) della quinta serie di Nuovi Argomenti.

Ed ecco che quindi mi ritrovo, in un batter di ciglia, in Sicilia, al seguito di Giorgia, una scrittrice che va a parlare agli adolescenti nelle scuole.

 

Un liceo. In un piccolo paese fra le montagne siciliane. Tanti studenti. Che chiedono alla scrittrice impegnata di impegnarsi di più. Ma come? Un ragazzo dai capelli ricci color carota la guarda con severità. «Voi scrittori avete una voce che viene ascoltata ma non la usate come dovreste.»

Giorgia osserva il ragazzo dai ricci rossi e vede con apprensione che dalle sue spalle gracili spuntano due lunghe ali bianche che si alzano minacciose verso l’alto.

«Noi lavoriamo coi tempi lunghi» risponde timidamente.

Ora accanto all’angelo sbuca, non si sa da dove, una ragazzina dalla pancia scoperta. Ha un anello d’argento che occhieggia sull’ombelico nudo e la fissa con sorridente ardimento. «Avete un’arma e non la sapete usare», dice con voce indignata «ci lasciate marcire in questa Sicilia corrotta e violenta, senza una parola.»

 

Insieme alla classe andrà in visita al convento, quello in alto, quello sulla rocca.

Le verrà mostrata la cella di Suor Filomena e da quel preciso momento, per lei, non ci sarà null’altro davanti agli occhi.

Come un brusio continuo… il nome di una donna vissuta in tempi trascorsi da molto.

Un corpo gracile, magro, probabilmente pallido. Perché era in convento? Per vocazione o ribellione? Una donna ribelle è figlia del demonio? Dove dorme? Dove tiene il corredo ricamato? Cos’è quel bellissimo baule con pappagalli, attorniati da un nastro giallo, magnificamente dipinti sul legno?

Un giorno, il giorno successivo e quello dopo ancora. Sempre, Giorgia, voleva andare a visitare quel convento.

Questo racconto di Dacia Maraini è un think tank, ci suggerisce modi diversi di assorbire le cose.

Le realtà si sfumano, nelle grosse pentole di rame (che paiono ancora fumanti) è calato un grosso strato di polvere.

La domenica qualcuno metteva i soldi nella ruota e – almeno non in questo contesto – la natura dello scambio non era un neonato in fasce ma dei dolci preparati dalle abili mani delle suore.

Scopro la Scarzonera:

 

una palla fatta con striscioline di bucce di arance candite, e le friselle di riso fritto nel miele… e le gremolate intrise di sciroppo al mirtillo, e la cuccìa che mescolava il grano bollito con la ricotta fresca e lo zucchero.

 

Ecco che poi un profumo di basilico, verso la fine del racconto, si insinua fra questi dolci profumi.

Sta arrivando mamma Agostina. Madre di chi? Di tredici figli, forse dodici. Madre della sua primogenita, quella che da lei è ritenuta “la più saggia”. Madre di Filomena, la suora siciliana.

Come affacciandovi alla finestra, guarderete uno spaccato di vita di questa giovane ragazza ribelle.

I giorni in Sicilia, sono terminati; Giorgia deve ripartire. Sollevando lo sguardo le sembra di scorgere una figurina affacciata a una delle finestre del convento.

Giochi di finestre. Prospettive diverse allungano i contorni attraverso il tempo. Fotografie in bianco e nero; una Madonna con il ventre gonfio. La sua veste azzurra inganna la sua verginità.

Una critica la voglio fare, a questa lettura: la taglia Xs non mi è piaciuta. L’avrei preferita di molto più ampia. Ogni personaggio avrebbe avuto motivo di essere sviscerato. Avrei proseguito la lettura, senza sosta, per ore…

Dacia Maraini sa entrare nel cuore del lettore, ma questo non l’ho di certo scoperto io!

Lisa.

 

 

https://www.amazon.it/Una-suora-siciliana-XS-Mondadori-ebook/dp/B009COE09W/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1475478393&sr=1-1&keywords=una+suora+siciliana

Titolo: Una suora siciliana
Autore: Dacia Maraini
Editore: Mondadori (20 settembre 2012)

Sinossi:

Una scrittrice è in Sicilia: tra un incontro e l’altro con i ragazzi dei licei arriva la scoperta di un convento, arrampicato in cima a un paese. Là le verrà raccontata la storia di Suor Filomena, giovane ragazza fuggita nei boschi, che alcuni dicevano santa, altri preda del demonio.
Immersa negli odori e i colori della Sicilia, Dacia Maraini mette in scena l’incontro impossibile di due donne tra epoche diverse. Tra nostalgia del passato e speranza per il futuro…