“Profumo di Ottobre” di Annalisa Caravante
Recensione di Altea Alaryssa Gardini
Nessuno aveva visto, un mese prima di ottobre, che il Tempo discuteva con le sue figlie. Tra loro discutevano di creazione e rinascita e di cosa si trova nel mezzo.
Il tempo era ormai pronto, di nuovo, e dopo soli pochissimi anni dal primo conflitto. Le Erinni erano ancora concentrate sui peccati consumati tra il 1914 e il 1918.
La guerra non era stata un caso, qualcuno aveva innescato la miccia e l’esplosione fu inevitabile.
“Quando l’Agnello sciolse il primo dei sette sigilli, vidi e udii il primo dei quattro esseri viventi che gridava come con voce di tuono: «Vieni». Ed ecco mi apparve un cavallo bianco e colui che lo cavalcava aveva un arco, gli fu data una corona e poi egli uscì vittorioso per vincere ancora.” (Apocalisse 6, 1-2)
Non tutto il male era venuto per nuocere. Claudia era nata da due anime uscite salve e candide da quel periodo così difficile. Aion, il tempo, fu buono con loro e lasciò che Fenni e Carlo potessero avere la loro rinascita.
“Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo, udii il secondo essere vivente che gridava: «Vieni». Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra perché si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una grande spada.” (Apocalisse 6, 3-4)
Non era passato molto tempo quando Aion tornò. La ruota si era mossa di nuovo, il momento era venuto, con stivali che solcavano la terra polacca. Come spesso accade: il tempo, prima di donare, toglie.
Sulla soglia di questo nuovo conflitto mondiale, Claudia che aveva già perso sua madre, si trova a perdere anche suo padre.
La sua vita diventa un difficile percorso tra l’odio per suo zio e l’amore trovato tra le braccia delle sue amiche e gli occhi di Vanni. Gli occhi del ragazzo saranno la sua finestra sul mondo: due pozzi attraverso cui lei vede un futuro che non può toccare ma vorrebbe conoscere.
“Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo, udii il terzo essere vivente che gridava: «Vieni». Ed ecco, mi apparve un cavallo nero e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii gridare una voce in mezzo ai quattro esseri viventi: «Una misura di grano per un danaro e tre misure d’orzo per un danaro! Olio e vino non siano sprecati” (Apocalisse 6, 5-6)
Gli anni sono passati attraverso quelle mura troppo strette per un animo inquieto.
Claudia ha dovuto sopportare troppo e non è più possibile sopire il desiderio di solcare l’aria. In risposta alle sue preghiere, arriva l’erinni Aletto scagliando la sua fiaccola per coprirle la fuga. Nonostante tutto, Claudia non è sola: Vanni è con lei. Di nuovo un giro della ruota, Claudia non può volare nonostante non abbia catene.
Fuori c’è la guerra, tutto scarseggia, lei si sente bruciare e quegli “occhi neri” sono un vuoto che lei non sa come riempire.
“Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: «Vieni». Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l’Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.” (Apocalisse 6, 7-8)
Non c’è scampo sotto le lacrime di Efesto: Napoli viene colpita, bruciata, amata e sottomessa. Dove la città muore, di tanto in tanto, nasce un fiore. Petali e profumi di nuove speranze, sono ancora boccioli, ma baceranno le ali chiuse di un angelo che ancora non riesce a volare.
Profumo di Ottobre è il seguito di Profumo di ricordi e segue le vicende di Claudia: la figlia di Fenni e Carlo.
Siamo agli albori della Seconda Guerra Mondiale ed Annalisa Caravante, l’autrice dei due libri, ci mostra cosa accade nella vita di tutti i giorni dei suoi protagonisti. Non è facile vivere tra la paura, la morte e i boati ma Annalisa è bravissima a mostrare rinascita tra le macerie.
Sinossi:
È l’alba della seconda guerra mondiale, l’adolescente Claudia resta orfana e unica ereditiera del patrimonio di famiglia.
L’arrivista e spietato zio Alberto la rinchiude in un istituto scolastico che agli occhi della giovane appare come una prigione, dove bisogna rispettare regole e orari.
Tutto è triste, buio e troppo silenzioso intorno a lei, come la sua vita, quando incontra Vanni, prestante scugnizzo napoletano, solare, bello ma…
Per Claudia è subito amore, passionale e travolgente, ostacolato da alterne vicende e dall’amica/rivale Benedetta.
Sarà la guerra a spezzare le catene, a mostrare la labilità della vita, a rendere necessaria la ricerca di un senso a tutto, tra la morte, gli addii, i ritorni e le speranze.
Sangue e polvere su una terra, Napoli, che, solare e irrequieta, crollerà insieme ai suoi palazzi, insieme ai suoi figli: vittime, eroi, carnefici… in quegli anni cupi per tutto il mondo:
“…anni in cui io e i miei amici eravamo giovani e lo avevamo dimenticato.”.
Titolo: Profumo di Ottobre
Autore: Annalisa Caravante
Editore:Youcanprint
Anno: 2016
Pagine: 380
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Una storia coinvolgente, ricca di emozioni e sentimenti.
Pagina dopo pagina prendono forma tutti i vari personaggi e li “senti vivere” come se anche tu fossi li con loro…
Vale la pena leggerlo…. io aspetto il seguito