“Per questo ho vissuto” di Sami Modiano

Recensione di Paola Caramadre

Per questo ho vissuto Sami Modiano

Ci sono immagini che restano ben impresse nella mente, anche se non ti appartengono, anche se non le hai vissute direttamente.

Sono scene che hanno un potere terribile, quello di ‘risvegliarti’, di obbligarti a fare i conti con la disumanità.

La storia di Samuel, Sami, Modiano è la storia di un uomo che ha vissuto la pagina più crudele della Storia.

È stato un bambino sottratto alla sua vita e gettato nelle fauci roventi della più grande fabbrica della morte mai concepita: Birkenau-Auschwitz. È sopravvissuto e per tutta la vita si è chiesto perché lui sì e gli altri no. Una domanda che nessuno vorrebbe mai doversi porre. Sami Modiano ha compreso il valore della sua testimonianza e ne ha fatto la sua missione. Finalmente ha lasciato che il dolore rompesse gli argini e si trasformasse nel tesoro più grande che ci è dato: fare memoria. Essere memoria affinché non accada mai più.

Il suo lungo racconto così traboccante di umanità anima le pagine del libro “Per questo ho vissuto“, una lucida testimonianza di quello che è accaduto. Immergersi nella storia di Sami Modiano significa entrare dentro la storia e guardarla con gli occhi di un bambino e poi di un uomo che ha tentato in tutti i modi di curare l’anima, lenire le ferite, convivere con troppi fantasmi. Da alcuni anni, il suo racconto di testimone e sopravvissuto è il dono che offre alle nuove generazioni, ai tanti studenti di ogni ordine e grado che incontra quotidianamente affinché sappiano, affinché comprendano e affinché non cadano in tranelli che potrebbero rivelarsi terribili.

Il racconto inizia nella bellissima isola di Rodi, dove Modiano è nato e cresciuto in una bellissima famiglia, all’interno di una armoniosa comunità multiculturale e multiconfessionale.

Fino ad un giorno del 1938 quando il suo insegnante lo chiama alla cattedra per dirgli che è espulso dalla scuola. Perché? protesta un bambino di terza elementare. Il maestro non riesce nemmeno a dirlo il motivo e gli asciuga le lacrime e gli dice di andare a casa da suo padre che saprà trovare parole migliori per spiegare l’aberrante follia delle leggi razziali.

Quel giorno ho perso la mia innocenza. Quella mattina mi ero svegliato come un bambino. La notte mi addormentai come un ebreo.

Non è che l’inizio di un terrificante viaggio nell’orrore. La deportazione in treni bestiame, le umiliazioni, le vessazioni, e poi l’arrivo alla fabbrica della morte di Birkenau dove l’appena adolescente Sami sopravvive indossando soltanto un pigiama a righe e degli zoccoli di legno.

La sua famiglia è perduta.

Dal campo di concentramento si salva da solo insieme a quello che è diventato il suo amico più caro Piero Terracina. Non risparmia i dettagli più agghiaccianti di una estenuante lotta per la sopravvivenza e per rispettare la promessa fatta al padre di farcela, di uscirne vivo. Perché? Per testimoniare, per raccontare, per dire con tutto il coraggio necessario a convivere con troppi, terribili fantasmi.

Per questo ho vissuto è un monito e un impegno morale, per tutti affinché ovunque si possa dire: mai più.

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Sinossi

 “Quel giorno ho perso la mia innocenza. Quella mattina mi ero svegliato come un bambino.

La notte mi addormentai come un ebreo.” Come tanti sopravvissuti all’Olocausto, per molti anni Sami Modiano è rimasto in silenzio.

In che modo dare voce al dolore di un’adolescenza bruciata, di una famiglia dissolta, di un’intera comunità spazzata via?

Nato nella Rodi degli anni Trenta, un’isola nella quale ebrei, cristiani e musulmani convivono pacificamente da secoli, Sami non conosce la lingua dell’odio e della discriminazione. Ma quando le leggi razziali colpiscono la sua terra, all’improvviso si ritrova bollato come “diverso”. E a tredici anni, nell’inferno di Auschwitz-Birkenau, vedrà morire familiari e amici fino a rimanere solo al mondo a lottare per la sopravvivenza.

Al miracolo che lo porta fuori dal campo non seguono tempi facili: Sami si ritrova in prima linea con l’esercito sovietico ed è poi costretto a fuggire a piedi attraverso mezza Europa per poi giungere in un’Italia messa in ginocchio dalla guerra.

Dopo due anni di lavoretti malsicuri e pessimi alloggi, ma rallegrati dagli amici e dalla scoperta dell’amore, appena diciassettenne Sami sceglie di nuovo di andarsene, questa volta in Congo belga. Qui gli arriderà il successo professionale ma lo attendono nuovi pericoli, allo scoppio della guerra civile.

La storia di Sami Modiano è una trama intessuta di addii e partenze alle quali lui ha sempre opposto la determinazione a riappropriarsi delle sue radici.

Titolo: Per questo ho vissuto. La mia vita ad Auschwitz-Birkenau

Autore: Sami Modiano

Edizione: Rizzoli, 2013