Pensieri alla vita per L’Ail –

di Pierpaolo Fadda

recensione di Emma Fenu

Pensieri Vita Ail Fadda

Abbiamo molto scritto di Pierpaolo Fadda in Cultura al Femminile.

Lo abbiamo ricordato come giornalista e poeta; lo abbiamo citato come esponente di un movimento sostegno dell’Ail, a seguito del suo ammalarsi di leucemia; gli abbiamo intitolato la prima edizione del nostro concorso letterario per racconti, a cui è seguito un evento straordinario, “Inno alla vita“, connubio di parole e musica, per la cerimonia di premiazione della vincitrice.

Di tale evento vi racconterò in seguito, in un successivo articolo.

Pier Bruno Cosso, socio fondatore dell’associazione Cultura al Femminile, recensore e presidente di giuria del suddetto concorso, lo ha definito “l’uomo dei sogni”. E ci ha preso.

 

Dopo il successo della sua silloge di poesie, intitolata Una carezza per l’Ail, il cui ricavato della vendita era ed è totalmente devoluto a casa Ail Sassari in cui trovano ospitalità malati e familiari, un altro libro offre sogni che diventano carta, inchiostro, speranza e realtà.

Si tratta di Pensieri alla vita, una raccolta postuma di componimenti ritrovati nelle cartelle del computer di Pierpaolo Fadda dove lui annotava i suoi versi figli della febbre, del dolore, della paura e del coraggio.

Sono versi intensi, scritti rubando il nero alla notte per vergare il bianco della luna, delle lenzuola, della pelle cerea, del ricordo.
Eppure, al di là della umana commozione, non si può non cogliere il valore strettamente letterario dei componimenti.

Da dove nasce la poesia? Cosa accade nel dolore?

L’animo ritrova memoria del fanciullino di Pascoli o del passero solitario di Leopardi, le cui poesie furono apprese ai tempi delle ginocchia sbucciate?
La sofferenza genera poesia o il poeta è colui che di essa fa arte sublime?

“Una mente dilaniata/ lucida ma invecchiata, rugosa/ Un corpo che non è più corpo”

Nel rincorrersi di figure retoriche e polisemie, Pierpaolo Fadda ci racconta la vita e ce la insegna nella sua struggente bellezza, bellezza di madre, compagna, dea.

Anche di Eros, figlio di Poros e Penia, di Ingegno e bisogno di cui, impastati ai sogni, siamo fatti, scrive il poeta sulla scia di un Cantico di Cantici sensuale e metaforico dove c’è una Lei dalle gambe e dall’anima di rara meraviglia, che non ha nome.

“Silenzio

Le tue gambe, quale geometria del corpo ha disegnato le tue

splendide gambe

È l’Eros che scatena il sentimento

è la grazia che diventa bellezza

Le tue gambe, il tuo corpo,

ma soprattutto la tua anima”.

È la vita?
È l’amata?
È la morte?

Questo sta al lettore deciderlo, un lettore che viene reso complice di tali notti di flebo e stelle e in esse si ritrova allo specchio del verso, a volte bambino spaventato, altre guerriero coraggioso.

Dopo che la poesia ti scava dentro non sei più Tu, non sei più un Tu, sei un Noi, sei parte della Vita.
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Sinossi

Sinossi  

(Essendo un libro postumo, la sinossi non ha potuto scriverla l’autore. Per cui riportiamo uno stralcio della quarta di copertina scritta dalla grande Alessandra Ghiani. Che è stata stretta collaboratrice di Pierpaolo Fadda, e adesso direttrice della rivista ANTAS.)

In questi versi, Pierpaolo ha riversato la sua immensa voglia di vivere.

Neppure quando la sua voce era un soffio, quando sarebbe stato lecito e comprensibile il desiderio che tutto avesse fine, si è arreso all’idea della morte.

Le poesie di questa nuova raccolta rivelano il suo pensiero, anche la consapevolezza che la sua esistenza stesse andando verso il tramonto; eppure, nonostante gli oscuri presagi, il cuore di Pierpaolo è rimasto saldamente ancorato alla vita.

Il secondo libro per l’AIL nasce da questo profondissimo amore: un dono che a lui è stato portato via troppo presto diventa speranza per chi resta ad affrontare la malattia.

Titolo: Pensieri alla vita per l’AIL
Autore: Pierpaolo Fadda
Edizione: PTM Editrice, 2019