“La grotta del tempo” di Giulianna D’Annunzio
Recensione di Chiara Minutillo
«Apri il pacchetto».
Matteo lo tastò.
«Un libro», gemette. «Sei in combutta con mia madre?» «Apri».
Matteo eseguì.
«Ah! Ma è il tuo, lo ricordo».
«No, questo è tutto per te, l’ho ordinato alla libreria Fabula. Sono sicuro che ti piacerà. Perché non leggiamo qualcosa?» propose Alessio sfilandoglielo dalle mani. «La mia preferita è questa».
«’La grotta del tempo’», recitò Matteo sbirciando il titolo del capitolo. «Ah, già, ne abbiamo letto un po’ alla tua festa. Interessante».
«Non hai idea di quanto», mormorò pensieroso Alessio. «Ascolta bene e immagina che ci sia del vero». L’enigmatica scintilla nel suo sguardo mise a disagio Matteo che, dopo un breve attimo di perplessità, prestò la massima attenzione. «Se questa leggenda ti affascinerà come ha affascinato me, ti racconterò una storia pazzesca che non dimenticherai mai e che non dovrai raccontare ad anima viva».
«Ad anima viva?»
«Giuramelo!» Il tono perentorio dell’amico lo convinse: doveva trattarsi di qualcosa di intrigante e misterioso.
«Te lo giuro», annuì solenne e Alessio iniziò a leggere.
“Che voce… adoro la tua voce, amico mio. Mi culla… Yawn! Schiaccerò un pisolino…”
Un ragazzino e il suo cane. Un libro di miti e leggende. Un pizzico di rabbia e quanto basta di gelosia. Sono questi gli ingredienti necessari a costruire la storia pazzesca di cui Alessio vuole parlare a Matteo.
È cominciato tutto così, con un libro ricevuto in regalo, un pigiama party in cui prendersi gioco di quelle leggende in cui forse qualcuno ancora crede. È facile dimenticarsene per un po’, quando sei un ragazzino a cui, più che i miti, piacciono i racconti dell’orrore.
Passano i mesi, una discussione con mamma e papà basta a farti uscire di casa con il cane, l’unico essere vivente con cui senti di poterti consolare, senza nemmeno salutare.
Ma cosa faresti se, una volta tornato a casa, “casa” non fosse più casa tua? È tuo padre non fosse più tuo padre? E se la tua dolce madre fosse stata sostituita da una donna perennemente inviperita? E se il tuo migliore amico non sapesse nemmeno come ti chiami?
“La grotta del tempo” è un romanzo di fantascienza scritto da Giulianna D’Annunzio. Da sempre, la tematica del viaggio nel tempo esercita un forte fascino su grandi e piccini. E è proprio a un pubblico così eterogeneo che questo breve romanzo si rivolge.
Il viaggio nel tempo non rappresenta altro che un pretesto per parlare di famiglia, di amicizia, del valore di parole che ormai sembrano dimenticate, come “scusa” o “grazie”.
Alessio, il protagonista, compie non solo un viaggio nel tempo, ma anche una lotta contro il tempo.
Ogni tragitto non è una semplice passeggiata. Le stringhe del tempo si restringono e si dilatano, arrivando a lacerarsi, a modificare la realtà. Quella realtà che Alessio si era costruito attorno e che credeva essere l’unica possibile. Ogni trasferta, avanti e indietro negli anni, diventa letteralmente una corsa contro il tempo, per far sì che la realtà non si modifichi a tal punto da rendere Alessio evanescente.
Giulianna D’Annunzio da prova di grande capacità, tenendo il lettore incollato alle vicende strane e apparentemente senza rimedio della vita di Alessio. Soprattutto, fa riflettere il suo pubblico, perché se è vero che Alessio può tornare indietro, seppur per un tempo limitato, per rimediare e comprendere i propri errori, a nessuno di noi il Padre del Tempo ha mai dato questa possibilità. E lo strappo che rischiamo di creare, a volte, con il nostro comportamento è molto più profondo di una lacerazione temporale.
Un’antica leggenda narra di cinque grotte tra gli scogli in cinque luoghi del mondo ove, al nascere della quinta luna blu, si dischiude uno squarcio nel tessuto temporale. In esse dimora lo spirito del Padre del Tempo che tutto sa e tutto comprende. Egli dona la visione di un momento del passato, affinché da questo s’apprenda quanto preziosa è la vita. Varcare lo squarcio vuol dire sventura, giacché dono si fa condanna. Molti coloro che mai seppero far ritorno. Imprigionati nella storia, poiché il varco sovente si oscura. Smarrita la via dell’accesso, gl’infelici la speranza abbandonano, segnando lor triste destino. Eppur colui che ama la via potrà trovare e all’ora dell’infausto desiderio ritornare. Prima che il blu diventi nero e il verde all’occhio si nasconda, la risposta dovrà nel cuor vivida sentire. Allor vedrà sanato lo strappo che stravolse destino ed esistenza.
Sinossi
“Un’antica leggenda narra di cinque grotte tra gli scogli in cinque luoghi del mondo ove, al nascere della quinta luna blu, si dischiude uno squarcio nel tessuto temporale.”
Un pensiero sbagliato formulato nel luogo sbagliato. Alessio è di pessimo umore, ha bisogno di stare solo con Rod, il suo grosso ed esuberante cane. Sorpresi da un violento acquazzone, si rifugiano in un antro fra gli scogli ma, al ritorno a casa, nulla è come prima. Suo padre sembra non conoscerlo e la madre è sparita nel nulla. Ha inizio un estenuante girovagare in cerca di risposte… e di un libro che narra la leggenda della Grotta del Tempo. Tra incursioni nel passato e in realtà alternative, Alessio dovrà decifrare la profezia e trovare la strada del suo 2018. Determinante la presenza di Rod, di cui si conoscono i pensieri e la visione della realtà che prescinde dal tempo, una realtà in cui contano solo gli affetti.