“Il sussurro del lago” di Loriana Lucciarini
Recensione di Maria Cristina Sferra
“Il sussurro del lago” di Loriana Lucciarini è un thriller psicologico pubblicato indie nel 2021.
Il corpo di Chiara Roberti è riverso nell’acqua, tra le canne ai bordi del Lago di Vico. Era l’unica figlia di un noto imprenditore della Tuscia viterbese. Le indagini frettolose sul mistero della sua morte portano a una conclusione in tempi molto rapidi. Aveva problemi psichiatrici, dicono. Suicidio, dicono. Il caso è chiuso.
Anna Lorenzi, criminologa e docente universitaria di Chiara, viene a conoscenza dell’accaduto con due anni di ritardo. Era all’estero e nessuno l’ha avvertita.
Scioccata, ripercorre la vicenda attraverso le notizie scritte da Vanessa Sardo, giornalista dal piglio deciso che si ostina a non credere alla versione data dagli inquirenti.
Anche Anna sente in modo prepotente che la morte della sua brillante alunna è legata a un segreto non ancora svelato e decide di andare a fondo, seguendo il suo intuito.
“Rabbrividì al pensiero che Chiara avesse scelto di entrare in acqua in una notte d’autunno, quando il freddo si faceva pungente e l’umidità abbassava le temperature di molto rispetto a quelle del giorno. Ciò le sembrò davvero troppo assurdo.”
Una cartolina ritrovata da Anna tra la posta in giacenza nella sua casa italiana reca le ultime parole scritte da Chiara poco prima di morire. Un messaggio difficile da capire, indirizzato proprio a lei.
E così, seguendo le minuscole tracce lasciate dalla vittima, ha inizio la difficile ricerca della verità.
“Il sussurro del lago” è un giallo costruito con grande abilità. L’inizio tranquillo potrebbe distrarre e far pensare a una lettura lineare ma si rivela presto un morbido e perfetto antefatto per il crescendo mozzafiato che si sviluppa nel corso dei capitoli che seguono.
Loriana Lucciarini è una scrittrice attenta e versatile che intesse con maestria una trama complessa e molto articolata, non scevra da colpi di scena, che tiene il lettore incollato al ritmo serrato delle pagine nel tentativo di capire che cosa è successo e scoprire come la storia andrà a finire.
“Vorrei parlarti ma non ascolti, come se la mia voce fosse muta.
Eppure è tutto qui. Ti ho lasciato testamento ovunque.
Basterebbe fermarti a sentire, togliere da torno i rumori.”
Una nota particolare meritano le caratterizzazioni dei diversi personaggi, che l’autrice riesce a rendere perfettamente credibili e quasi tridimensionali.
Chiara Roberti, la vittima che emerge dalla nebbia del mistero e con voce di fantasma dissemina parole e simboli tra le pagine del libro.
Anna Lorenzi, donna tranquilla e risoluta, criminologa dallo sguardo acuto, nonché punto di riferimento e mentore di Chiara, quando la ragazza era ancora in vita.
Vanessa Sardo, giovane e brillante giornalista dallo spirito battagliero.
Il commissario Diamanti, figura ambigua e contraddittoria descritta in maniera memorabile.
E ora che siete a conoscenza di tutto questo, siete pronti ad avvicinarvi alle acque del lago e restare con il fiato sospeso fino all’ultimo sussurro?
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Sinossi
“L’oscurità dilaga ma io ho lasciato accese piccole fiammelle. Se andrai nel bosco e le seguirai ti porteranno da me. Come le molliche di pane, come il canto delle sirene. Come il flauto di Pan, come il profumo di marzapane. Come le campane della domenica, come le lettere d’amore nascoste nei libri. Come i dettagli inaspettati che fanno la differenza. Ti ho lasciato segnali, molliche, sussurri, suoni, canzoni, aromi, dettagli e ricordi, tutti per te. Se andrai nel bosco ti porteranno da me.” Un thriller psicologico ambientato nella Tuscia viterbese. Il corpo di Chiara Roberti, figlia di un noto imprenditore della zona, viene ritrovato impigliato fra il canneto e la riva del Lago di Vico, a Viterbo. La ragazza, fuggita da casa giorni prima, era sotto cura psichiatrica e gli inquirenti archiviano il caso come suicidio. Eppure questa storia è destinata a non chiudersi perché, due anni dopo, quando la criminologa Anna Lorenzi torna in Italia, nella posta in giacenza trova una cartolina proprio di Chiara. Il messaggio è criptico e apre scenari diversi e inquietanti. Così Anna, spinta dalla necessità di far luce sulla sorte della sua allieva, indagherà per riaprire il caso, aiutata dalla giornalista Vanessa Sardo, che fin dall’inizio ne ha seguito le vicende. Riusciranno le due donne – testarde, intuitive e determinate – a decifrare il mistero legato alle ombre e ai segreti che Chiara Roberti si è portata con sé, nel fondo delle chete acque del lago?