“Giusto per chi?” – di Alessia Di Maria
Recensione di Lisa Molaro
Alessia Di Maria, l’autrice di questo romanzo, è una giovane studentessa di architettura, amante del teatro, della musica e della lettura.
Ho ritrovato in queste pagine appena lette, la freschezza e lo stile primaverile tipico degli autori giovani che non si accontentano di scrivere una storia banale ma che vogliono andare in fondo alle cose. Non chiedetemene il motivo, ma immagino che ai piedi l’autrice preferisca portare ballerine leggere anziché tacchi alti. La sento genuina, semplice e lineare come la sua scrittura… giovane, appunto!
Come al solito, regalo uno sguardo particolare alla copertina.
Dopo aver letto il romanzo me la riguardo con calma e provo ad associarla alla trama.
Seduta su uno scoglio che precipita lo sguardo su una tela di sale. Una distesa blu, senza limiti, barriere o confini. Una distesa che di solito si associa a “libertà” ma che potrebbe essere anche uno spazio illimitato chiuso dentro di sé. Una prigione che ti illude di essere libera. Nelle lenti degli occhiali, stancamente appoggiati sulla secca roccia, mi sembra di scorgere il riflesso di alti ghiacciai. Bianco, neve, freddo.
Di fronte il mare, calore. Dentro di sé, la neve, gelo.
Ed è proprio dentro Atena, la protagonista di questo romanzo, che probabilmente le coste del mare non sono baciate da sabbia estiva ma da ghiacciai gelidi.
Lei è calcolatrice, maniaca della pianificazione, cinica, lontana. Fugge dai rapporti personali, dalla gente, dai contatti fisici, dalle mani tese. Lei è talmente diversa da me, da farmi quasi provare antipatia nei suoi confronti. Che strano! Una protagonista per cui non faccio il tifo fin dalle prime pagine. Forse verso la fine le cose cambieranno, forse. Di certo non voglio influenzare il letture con le mie opinioni, siano esse nel male o nel bene.
Di certo la caratterizzazione della protagonista è diversa dalle solite.
Non ci sono principesse innamorate, non amori da rincorrere, non banalità regalate.
Tutto è una lotta con il mondo. No, non solo. Tutto è una lotta con il proprio essere.
A chi vuoi bene Atena? Risponderebbe senza esitazione, “a Greta, la mia cagnolina”. Il binomio tra di loro, all’interno del romanzo è molto presente e importante. Da amante degli animali, non posso che apprezzare questa piccola protagonista pelosa.
Altri personaggi, più o meno descritti o importanti, ruotano attorno alla sua orbita, anche se lei, di orbite, non ne vuole alcuna. Da perfetta infermiera all’interno di un ospedale psichiatrico, non si attacca ai pazienti e non regala sorrisi di gentilezza. Ma c’è chi li diffonde attorno a lei, infastidendola pure con tanta ilare serenità.
Modi di vivere che cozzano tra di loro.
Orlando, Claudio, Beatrice, la figura della madre, il dottore, i pazienti, i familiari.
Tante persone, tanti contatti.
Di cosa hai paura Atena?
Continuai ad ascoltare in silenzio. Pensavo di avere tante cose da dire eppure non sapevo cosa rispondere. Non l’avevo mai affrontata. Arrivavo a non parlarle per giorni, per mesi, ma a cosa era bastato? A cosa era servito? A costruire attorno a me un muro di collera. Avevo smesso di parlare.
“E i romanzi, mi avevano sempre fatto sognare, mi aprivano la mente, mi facevano viaggiare e io dovevo costringermi a restare statica, altrimenti avrei sofferto troppo la condizione della mia vita. Così non volli per casa né caffè né romanzi.”
Ci si difende da situazioni che ci fanno male. Affrontarle, a volte, provoca molto meno dolore.
Aprire una porta che volevamo murata con spesso cemento, può rivelarci un mondo nascosto di cui ignoravamo l’esistenza.
Può ridarci un senso di appartenenza. Ridarci un mare caldo in cui immergerci.
Come rientrando dentro il ventre materno.
Lo stile fluido, moderno, liscio, senza fronzoli e con molti dialoghi tradisce la giovane età di Alessia Di Maria. Età che non le impedisce, comunque, di scrivere un romanzo che più prosegue e più acquista spessore. Mi è piaciuto il messaggio implicito, mi è piaciuto il modo in cui è stato sviluppato e “presentato” al lettore. Mi è piaciuta anche la trama.
Indubbiamente commovente nel finale.
Lisa.
Titolo: Giusto per chi?
Autore: Alessia Di Maria
Editore: Self-publishing
Genere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 298
Sinossi:
Atena vive una lotta instancabile contro il mondo che la giudica e tenta di cambiarla. In fuga da un rapporto mendace e complesso con una madre che l’ha costretta sin dalla tenera età alle sue posizioni e alle sue scelte, si trasferisce a Concaura con Greta, la sua compagna di vita a quattro zampe. In questa nuova città investita da un vento incessante, si troverà costretta in rapporti umani che incrineranno la sua visione del mondo. Tra le persone che irromperanno nella sua vita, due uomini, Orlando e Claudio, si faranno manifesto della lotta interiore che si anima nel cuore di Atena. Una corazza come difesa che però, su di lei, pesa come un macigno.
“Si arrogavano tutti il diritto di stabilire cosa fosse vero, falso, giusto o sbagliato. Ma non facevo forse anch’io la stessa cosa?”