“Elissa e altri racconti” di Franca Adelaide
recensione di Maria Antonietta Macciocu
Una piacevole sorpresa.
Di solito diffido dei racconti, trovo che affrontino la complessità della realtà in forma troppo condensata.
Ma “Elissa…” di un libro di racconti ha solo la struttura, perché le storie che si avvicendano, dal passato al presente, altro non sono che i capitoli di un romanzo che ha come protagonista la dimensione esistenziale della vita, la ricerca di ideali e di identità che svelino il senso dello stare al mondo.
Ogni racconto, da quelli più riflessivi a quelli più narrativi, è accomunato da un viaggio che d’esteriore ha solo tempi, luoghi e circostanze.
Perché in realtà tutto avviene dentro, attraverso un cammino di presa di coscienza che impedisce di ritornare da dove si era partiti. All’approdo i sentimenti si depurano, la visuale si amplifica.
Per formazione e interessi, ho preferito i racconti più attuali, in particolare Eusina, sulla forza vitale nascosta nella differenza, quando le si offrono possibilità di conoscenza, e quello sulla specificità della scrittura, che non vive senza scambio.
Ma li ho trovati interessanti tutti.
Lo stile, pur essendo letterario e ricco di forme poetiche, è scorrevole e di gradevole approccio, solo a volte al limite del preziosismo e della didattica.
Ma forse è il prezzo da pagare per raccontare in filosofia, per guidarci nei meandri della ricerca che si fa vita, della riflessione che essa comporta.
Una strada spirituale poco battuta, in un mondo di materialità e di apparenze.
Sinossi
Una raccolta di racconti dalla tematica varia ma del tutto incentrata sull’avventura individuale nella strada verso la ricerca interiore.