Questioni scottanti di Margaret Atwood
Voce Controcorrente
Recensione di Franca Adelaide Amico
Questioni scottanti è un saggio di Margaret Atwood, edito con Ponte alle Grazie nel 2022.
Di cosa tratta Questioni scottanti?
Questioni scottanti è un libro intenso, carico di informazioni, significati osservazioni su arte, scienza, politica.
Una miniera d’oro,insomma.
Riflessioni sui tempi che corrono,come viene riportato dal sottotitolo.
Con l’incisività e l’ironia che la contraddistinguono, l’autrice, Margaret Atwood, raccoglie in questo testo discorsi, relazioni, recensioni sui suoi testi preferiti, osservazioni sul nostro passato e sul nostro immediato presente con uno sguardo volto verso gli snodi futuri della storia.
Chi ha conosciuto l’autrice come romanziera ne Il racconto dell’ancella e nel suo sequel I testamenti, deve necessariamente accogliere i “consigli di lettura” di una tale autrice sempre attenta a chiedersi il perché degli eventi,pronta a mettere in guardia il lettore sulle possibili degenerazioni di regime, sulle problematiche ambientali e umane.
La saggezza dell’ autrice (ultraottantenne) ci affascina con le sue battute acute ed ironiche:
” Di quanta utilità mi furono le lingue che imparai allora?Direi di una certa utilità, anche se la prima volta che andai in Francia scoprii di non sapere ordinare un caffè o chiedere dov’era il bagno,due cose che Racine non nominava”;
con le sue riflessioni sulla condizione femminile,sulla prima e seconda ondata del femminismo:
” Olympe de Gouges che,nel corso della rivoluzione francese aveva fiduciosamente presentato una Dichiarazione dei diritti delle donne, fu accusata di alto tradimento e venne ghigliottinata”;
con la genesi capillare e accurata del suo romanzo più famoso Il racconto dell’ancella:
Il racconto dell’ancella si proponeva di rispondere a due interrogativi:
Se gli Stati Uniti diventassero una dittatura o un assolutismo,come si definirebbe un simile governo?
Se il posto della donna è la casa, e adesso le donne ne sono uscite e corrono qua e là come scoiattoli, come si può fare per ricacciarle dentro e tenercele?
Non mancano i riferimenti ai suoi precedenti romanzi,come la trilogia di Maddaddam (Oryx e Crake; L’anno del diluvio; L’altro inizio) col quale la scrittrice ha inaugurato la tematica del genere distopico.
E poi delle “chicche” di conoscenza e profonda cultura quale le osservazioni sul romanzo Noi di Evgenij Zamjatin che ha ispirato 1984 di Orwell
Inutile dire che leggere Questioni scottanti rimanda ad altre letture, ci si sente coinvolti in una spirale di informazioni,di vissuti che sbalordiscono anche il lettore più attento.
E che dire,poi,degli excursus sulla storia canadese e su usanze,abitudini che hanno condizionato o favorito la scrittrice ancora bambina?
Perché leggere Questioni scottanti?
Con garbo,saggezza e fermezza, Margaret Atwood ripercorre la sua infanzia quando lei, figlia di un entomologo, appartenente ad una famiglia di scienziati, trascorreva il suo tempo osservando l’ambiente circostante e ascoltando i discorsi degli adulti mentre si immergeva nella natura selvaggia del Canada, sua terra natale.
Si potrebbe continuare ancora con le citazioni, ogni pagina delle più di seicento di cui è compreso questo testo, è una scoperta per il lettore.
Una vasta panoramica completa,intelligente e accattivante è quella di cui la grande scrittrice Margaret Atwood ci fa dono generosamente.
E noi gliene siamo profondamente grati.
Link d’acquisto
https://www.ibs.it/questioni-scottanti-riflessioni-sui-tempi-libro-margaret-atwood/e/9788833318301
Sinossi
In questa raccolta di articoli, saggi, discorsi, prefazioni a libri suoi e altrui vediamo emergere, accanto alla Margaret Atwood autrice di bestseller, la lucida e spesso scomoda testimone dei tempi che corrono.
Una testimone che non smette di interrogarsi e interrogarci sui temi di attualità, e che per farlo ci introduce nella ricchezza e la varietà della sua esperienza di vita, di lettura e di scrittura. In queste pagine i lettori scopriranno da dove Atwood ha tratto ispirazione per raccontare storie molto più vicine alla realtà di quanto si possa pensare; chi la conosce per il suo impegno nelle battaglie per l’ambiente la ritroverà nelle storie di una bambina cresciuta nelle grandi foreste canadesi; a chi la considera sbrigativamente una “scrittrice femminista”, lei risponde spiegando perché è una “cattiva femminista”.
Perché l’impegno per le cause giuste non deve mai prescindere dal rigore a cui è chiamato chi, attraverso il dono della scrittura, ha scelto di trasmettere e custodire. Anche a costo di diventare uno scomodo testimone.