Il canto della fortuna di Chiara Bianchi

Recensione di Antonella Spanò

il canto fortuna

Il canto della fortuna è un romanzo di Chiara Bianchi, edito dalla casa editrice Salani nel 2024, che narra le vicende familiari e professionali dell’editore Angelo Rizzoli.

Di cosa tratta Il canto della fortuna?

 

Rimasto orfano di padre in giovane età, Angelo viene affidato dalla madre, che non è in grado di mantenerlo, all’orfanotrofio dei Martinitt. Dopo aver conseguito la licenza elementare, viene avviato alla professione di tipografo, nella quale si distingue.

Ragazzo dal carattere vivace e determinato, Angelo vuol riscattarsi dalla povertà che ha contraddistinto la sua infanzia e decide che non vuole più lavorare alle dipendenze di nessuno. Acquista, quindi, le macchine che gli servono e di va personalmente in giro per Milano alla ricerca di commesse.

L’incontro con Anna cambierà anche il corso della sua vita privata.

 

Angelo non è uno che si accontenta e, pian pianino, riesce a fondare un impero economico, diversificando i propri investimenti, dall’editoria alla produzione cinematografica.

Legato alla tradizione in campo lavorativo, l’unico credo di Rizzoli era quello di crescere senza far debiti con le banche, mentre l’unico vero avversario, con cui competere e da anticipare, era Arnoldo Mondadori.

 

E mentre tra le pagine ritroviamo nomi famosi dell’editoria e del cinema, leggiamo anche di momenti privati con i familiari, di prove da affrontare e di debolezze che fanno commettere errori.

Perché leggee o non leggere Il canto della fortuna?

Ammetto, però, di aver percepito un certo squilibrio tra le parti dedicate al Rizzoli imprenditore, che predominano, e quelle dedicate al padre, marito e nonno.

Dal racconto emerge senz’altro il carattere altero, spregiudicato e parecchio egocentrico dell’uomo, ma mi sarebbe piaciuto venissero approfonditi maggiormente il rapporto con la moglie, figura femminile forte che rimane in ombra, e i motivi che stanno alla base di tanto accanimento nei confronti del figlio maggiore.

È stata comunque una lettura gradevole con pagine commoventi e altre molto interessanti, poiché danno al lettore molte informazioni sul mondo dell’editoria italiana dal secondo dopoguerra al 1970.

 

“Se vendo tutto…potrete godere dei soldi, iniziare nuove imprese, farne ciò che volete. I Rizzoli editori finiscono qui. È un regalo che voglio farvi: la libertà”.

Link d’acquisto

https://www.ibs.it/canto-della-fortuna-saga-dei-libro-chiara-bianchi/e/9788831018753?queryId=a158e998466df1a6f891f99bb20aafc2

Sinossi

Intrecciando la parabola dirompente dei Rizzoli con le loro passioni private, sullo sfondo di un’Italia che attraversa due guerre e profondi cambiamenti sociali, Chiara Bianchi ricostruisce il complesso mosaico di una dinastia che ha incarnato le laceranti contraddizioni di un secolo e tutto il suo fascino.

«Una storia che corre via in scioltezza, Il canto della fortuna di Chiara Bianchi […]. Un racconto quasi secolare di vicende private e insieme pubbliche che narra una vita di successo nell’Italia del secolo scorso.» – Paolo Di Stefano, Corriere della Sera

Milano, fine Ottocento. Quando varca per la prima volta la soglia dell’orfanotrofio, Angelo Rizzoli ha otto anni, indossa un maglione più grande di un paio di misure e delle scarpe da adulto che lo fanno camminare come una papera.

Il funzionario che lo registra all’ingresso scrive sulla scheda d’ammissione: ‘Una vita di stenti’. In quel piccolo mondo pieno di regole – e di punizioni – Angelo è felice: povero tra i poveri, impara che per fare strada bisogna compiere sacrifici, correre dei rischi e, soprattutto, credere in se stessi.

Prende la licenza elementare e viene impiegato nella bottega di un orafo, ma quel lavoro non fa per lui, come non fa per lui stare sotto un padrone.

Poi, quasi per caso, si propone a una tipografia. Inebriato dall’odore di inchiostro, stregato da tutti quei caratteri ordinati nei cassetti dei compositori, trova il suo mestiere. E diventa ogni giorno più bravo, ogni giorno più determinato.

Qualche decennio dopo, Angelo è su un volo diretto a Los Angeles.

Stringe tra le labbra una sigaretta finta. È il re delle riviste, dei libri, del cinema. Parla alla pari con il Presidente del Consiglio.

È circondato da attrici e scrittori, da arrivisti e da nemici. Ha fatto di Ischia un piccolo paradiso.

È il patriarca di una famiglia turbolenta, di cui tiene le fila grazie a sua moglie Anna. Il figlio Andrea è diventato il primo presidente di una squadra di calcio ad alzare la Coppa dei Campioni. I suoi nipoti sono gli eredi di un impero che sembra indistruttibile.

Titolo: Il canto della fortuna
Autore: Chiara Bianchi
Edizione: Salani, 2024