Un giorno qualunque di Hebe Uhart
Recensione di Gianna Ferro
Voce alla Musica
Un giorno qualunque è una raccolta di racconti brevi di Hebe Uhart, edito da La Nuova Frontiera nel 2022.
Di cosa tratta Un giorno qualunque?
“ L’ovvio è quello che non si vede mai finché qualcuno non lo esprime
con la massima semplicità.” Kahlil Gibran
Il titolo anticipa tutto, il libro racconta frammenti di vita quotidiana descritti con dovizia di particolari. Ventitrè storie che hanno come protagonista sempre una donna e come sfondo l’Argentina.
Giorni uguali, noiosi, speranzosi, ricordevoli di donne la cui vita si riesce a scoprirla in poche righe. Donne sole che aspettano comprensione e lealtà senza nulla in cambio; donne che evadono dal proprio quotidiano in cerca di qualcosa che spezzi la monotonia delle loro vite; qualcuna ha ancora speranza di trovare un compagno col quale trascorrere un pezzo della sua esistenza, qualche altra si lascia scivolare nel proprio destino. Per ogni donna è un tuffo nel desiderio, nell’irraggiungibile, nella sacralità, consapevoli che il ritorno in superficie è prevedibile.
“Il mondo in movimento era allo stesso tempo vendetta e consolazione, e anche quel disagio che ero diminuiva. Desideravo di non essere nessuno, desideravo di non volere nulla e quella sensazione andava di pari passo e una profonda autocompassione per aver rinunciato a essere qualcuno o a volere qualcosa.[…]”
Storie di donne semplici che vivono in contesti privi di eccezionalità, storie che spesso raccontano il nulla, il banale anche con un pizzico di sano cinismo. Donne insicure, indecise che confondono sentimenti e desideri, riconoscendo i loro limiti e rassegnate all’ineluttabilità della vita.
“All’improvviso vediamo sotto una cattiva luce ciò che fino a un momento prima avevamo visto di buon occhio. Ma sono così altalenante che magari dopo due ore torno a vedere di buon occhio quella stessa cosa che avevo visto sotto una cattiva luce[…]”
Perchè leggere Un giorno qualunque?
La semplicità delle parole di questo libro arriva al lettore in maniera diretta, lasciandolo in una curiosa perplessità, perchè non ci si aspetta di leggere storie semplici, scontate che possono attraversare la quotidianità di tutti.
I personaggi dei racconti hanno una vita normale, anche banale, e vengono descritti con assoluta ovvietà. A volte sembrano crudi, freddi, altre tristi, teneri, inseriti in un contesto ordinario.
Un giorno qualunque è tanti pezzetti di vita, piccoli quadri in bianco e nero, il colore è quello che cogliamo in ciò che ogni storia vuole trasmettere, o semplicemente restano sbiadite.
Se leggiamo bene ogni parola e ci immedesimimo nella vita delle donne di questo libro, ritroveremo qualcosa di noi e del nostro giornaliero passaggio sul palco della vita.
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Sinossi
In Un giorno qualunque Hebe Uhart trasforma scampoli di quotidianità, all’apparenza trascurabili – una partita a carte, un pomeriggio dal parrucchiere, un saggio di pianoforte – in vivace materiale narrativo.
Le sue parole indagano la realtà come una luce che attraversa una fessura, mettendo in evidenza le contraddizioni del quotidiano e creando un coro di personaggi eccentrici ma estremamente reali dei quali ci mostra i desideri e le frustrazioni, gli slanci e le amarezze.
In questo mosaico di voci la sua attenzione è tutta per i personaggi femminili, spesso veri e propri alter ego: una donna in cerca di una domestica, una prostituta, una maestra elementare, una madre autoritaria. Un linguaggio diretto e tagliente venato da un equilibrato senso dell’umorismo sono gli ingredienti di questa grandissima autrice, maestra della narrativa breve, che riesce nell’impresa più difficile: rendere straordinario l’ordinario.