Mille splendidi soli di Khaled Hosseini
Recensione di Paola Treu
Mille splendidi soli è il secondo romanzo dello scrittore americano di origine afghana Khaled Hosseini, pubblicato nel 2007.
“Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, né i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri.
Di cosa tratta Mille splendidi soli?
Mille slplendidi soli è la storia, intensa e commovente, di due donne, Mariam e Laila, che un tragico destino, fatto di soprusi e di violenze, unisce in un legame indissolubile.
Mariam, più grande delle due, è un’harami, una figlia illegittima e la vita con lei non è stata gentile; con Laila, invece, è stata più generosa e le ha donato un padre amorevole, un’istruzione, un amico del cuore, un’infanzia felice.
Sullo sfondo de Mille spendidi Soli, l’autore, senza retorica né moralismo, ci riporta la cronaca dell’Afghanistan dagli Anni ’70 ai primi del 2000, devastato dalla guerra e dai pregiudizi di una cultura integralista e arcaica.
Perché leggere Mille splendidi soli?
Hosseini mostra una straordinaria sensibilità nel raccontare una storia tutta al femminile, simbolo della dura realtà delle donne in quel Paese, sottomesse alla volontà maschile e maschilista e private dei più basilari diritti. Una pagina che purtroppo si sta riscrivendo in questi giorni. (“Come l’ago della bussola segna il nord, così il dito accusatorio dell’uomo trova sempre una donna cui dare la colpa. Sempre.”)
Difficile trattenere la rabbia e le lacrime durante la lettura e Mille splendidi soli è uno di quei libri che restano nel cuore. Un libro drammatico, sì ma anche dolce e poetico, con protagoniste due donne coraggiose capaci di sopportare grandi sofferenze, e in cui, nonostante tutto, la speranza accompagna fino alla fine.
“[…] quando questa guerra sarà finita, l’Afghanistan avrà forse più bisogno di donne che di uomini. Perché una società non ha nessuna possibilità di progredire se le sue donne sono ignoranti.”
Link d’acquisto
https://www.ibs.it/mille-splendidi-soli-libro-khaled-hosseini/e/9788838487033
Sinossi
A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat.
Dalla sua “kolba” di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l’arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema.
Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una “harami”, una bastarda, e sarebbe un’umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto.
Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L’unica cosa che deve imparare è la sopportazione.
Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell’aprile del 1978.
Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra. Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile.
Dall’intreccio di due destini, una storia che ripercorre la storia di un paese in cerca di pace, dove l’amicizia e l’amore sembrano ancora l’unica salvezza.
Titolo: Mille splendidi soli
Autore: Khaled Hosseini
Edizione: Piemme, 2014