Carnival Row – Come il Fantasy affronta le tematiche sociali.

a cura di Altea Alaryssa Gardini.
Carnival Row

Carnival Row è una serie distribuita per Amazon Prime Video nel 2019.

I creatori della serie sono René Echevarria e Travis Beacham con la regia di Jon Amiel.

Questa serie doveva avere il patrocinio come produttore, co-sceneggiatore e regista di Guillermo del Toro ma, a causa degli impegni di quest’ultimo, il progetto subì delle variazioni.

Ad una prima occhiata scopriamo che la serie è ambientata in un mondo fantasy di ispirazione Vittoriana ma c’è davvero molto di più oltre a questo.

Il mondo di cui i personaggi fanno parte è spaccato a metà, sull’orlo di una crisi da cui non sarà facile uscire.

Perché lo dico?

È molto facile, uno dei temi principali di Carnival Row è la diffidenza e l’intolleranza nei confronti di chi è diverso.

I problemi si svolgono su vari livelli. La popolazione che viene segregata, quella dei fatati, anche tra i suoi membri si deve scontrare tra coloro che non vogliono interferenze esterne e coloro che hanno imparato ad accettare l’aiuto che gli viene offerto.

Ricorda l’antica diatriba per la Britannia e per la Persia.

Ricorda una querelle millenaria per Gerusalemme.

Inoltre ci si può facilmente addentrare tra le pagine o le immagini dei quotidiani o dei giornali.

Perché la guerra non è solo sul suolo dei fatati ma anche nella città in cui costoro si trovano ad emigrare.

Come nei ghetti, i fatati si trovano ad abitare attorno alla strada di Carnival Row.

Potrebbe interessarti anche: L’alienista – serie TV Netflix – Delitti e misteri nella New York di fine 800

Carnival Row, la serie, inizia a dipanare la matassa, in cui si trovano a vivere i personaggi, trattando una serie di omicidi irrisolti di fatati.

Qualche spunto, visto l’ambientazione di matrice vittoriana, sembra essere fornito dalla famosa storia di Jack lo squartatore.

Il buon vecchio Jack fornisce sempre spunti interessanti all’immaginario sia dei serial killer che agli amanti dell’epoca della grande regina Vittoria.

Carnival Row non fa eccezione, attinge al mito e ne trae successo, prende a grandi mani dall’umanità che circonda questa produzione e spennella il marcio della società sperando che se ne colga qualche insegnamento.

Il marcio sta solo nella ingiustizia?

Guardatevi dall’ignoranza di entrambe le parti.

Guardatevi da coloro che hanno i vostri stessi tratti somatici, non tutti hanno lo stesso cuore e gli stessi pensieri.

Ma, cosa più importante, è necessario valutare se per amore della giustizia vale la pena dare fuoco alle polveri, distruggere ogni cosa che si ha davanti e se è giusto fomentare l’indignazione di entrambe le parti con la travisazione della realtà e la mistificazione dei fatti.

Che altro trovare in Carnival Row?

Bellissime storie d’amore, non solo quella tra i due protagonisti.

Crescita personale da parte di personaggi che crescono dalla parte opposta di una delle barricate.

Sprazzi di lotta per l’emancipazione su vari livelli.

Guardate anche: The football e The English Game – serie tv Netflix

Nel caso tutto questo non vi bastasse potrete ammirare Orlando Bloom, Indira Varma, Jared Harris (che avete già visto in un film che si ispira alla vera storia di quel Jack di cui vi parlavo) e Cara Delevingne. Quest’ultima è riuscita a convincermi con questa interpretazione, cosa che non era accaduto con le sue precedenti apparizioni al cinema.

Carnival Row è solo alla prima stagione ed è già stata confermata la messa in onda di una seconda. Dovremo solo aspettare che i problemi legati alla situazione pandemica si risolvano anche per il cinema.

Vi lascio il link dove potrete trovare la serie:

https://www.primevideo.com/