DUO di Mastrandrea e Paternoster
a cura di Gianna Ferro
Voce alla Musica
DUO è l’ultimo album, per pianoforte e contrabbasso, di Daniela Mastrandrea e Michele Paternoster, uscito il 22 settembre di quest’anno.
La composistrice pugliese aprendo il suo cassetto dei ricordi ritrova fogli di pentagramma sui quali aveva abbozzato, negli anni dell’adolescenza, schizzi musicali. Con il suo amico musicista Michele Paternoster riprendono, sviluppano e danno forma a brani unici e originali.
Le dieci composizioni che compongono il disco sono un viaggio carico di emozioni e suggestioni, che conducono l’ascoltatore in posti e atmosfere magiche: nelle strade di New York perdendosi nel tramonto sull’East River, tra i colori e i suoni del carnevale di Rio o smarrirsi tra le mille luci di Tokyo…
Il genere musicale spazia tra stili diversi, quali il jazz, il funky, ilsamba, il latin, il ballad e il waltz, convivendo armoniosamente in ognuno dei pezzi composti.
I due strumenti, il pianoforte di Daniela Mastrandrea e il contrabbasso di Michele Paternoster, dialogano in modo intenso, ma, soprattutto, con fluida leggerezza, tanto da percepirne l’intesa musicale ed emozionale che abita nei due musicisti.
“Chiunque può fare musica, ma non tutta la musica può essere fatta con chiunque:DUO è stato possibile solo perchè io e Michele Paternoster vibriamo su frequenze che non si possono raccontare, ma che, ne sono certa, possono essere comprese e sentite” Daniela Mastrandrea, dal booklet di DUO
Daniela ci ha abituati al suono del pianoforte solista, tra il classico e sprazzi di jazz, col quale racconta il suo mondo, le sue emozioni in una musica intima e raffinata. Con DUO conferma la sua versatilità e la ricerca continua di nuovi timbri e armonie.
DUO è la dimostrazione che si può scrivere musica anche senza ridondanze e tecnicismi, che le note hanno un’anima e che basta trovare la giusta assonanza per farne dei piccoli capolavori. Se si aggiunge l’amicizia, la stima, la bravura e la professionalità, i quadri musicali creati da Mastrandrea e Paternoster trasmettono ancor di più un piccolo universo di emozioni.
Guarda il video del singolo Take it easy:
https://www.youtube.com/watch?v=N0K3UtaaAPk
Bella e ricercata la copertina di DUO che rappresenta i due musicisti in un’immagine stilizzata, opera di Haruka696 che l’ha disegnata e Nico Gurrado che le ha dato colore.
Cultura al Femminile ha incontrato Daniela Mastrandrea
Ci siamo lasciate con “Mondi Paralleli”, ci ritroviamo con “DUO”. Mi piacerebbe, prima di approfondire la tua nuova creazione, che anche in questa intervista ci parlassi prima un po’ di te.
Un saluto a chi ci legge e grazie a te, Gianna, e a Cultura al Femminile per l’invito. Sono una pianista compositrice pugliese che da oltre trent’anni si occupa di musica e principalmente di scrittura. La mia indole è stata chiara sin da subito: avevo nove anni quando ho cominciato a scrivere le mie prime melodie ed è ciò che ho continuato a fare sempre, nonostante tutto. Ciò che scrivo nasce da un bisogno intimo e profondo che non ha nulla a che vedere con la ragione bensì con la sfera delle emozioni più profonde.
Col tuo pianoforte ci hai fatto conoscere una musica intima, emozionale, alla continua ricerca di un mondo interiore, con “DUO” scopriamo un’artista poliedrica. Come è stato il passaggio dal pianoforte solista al duo con il contrabbasso e ai vari stili musicali che si distinguono nell’album?
Sono davvero felice che Duo abbia dato un’immagine poliedrica di me. In realtà non è la prima volta che mi cimento con una formazione diversa dal piano solo. Tra le mie uscite discografiche figurano brani lirici e orchestrali, così come ambiti e formazioni differenti. Di sicuro è la prima volta che dedico un album a questo strumento meraviglioso, questo sì! Concepisco la musica come strettamente connessa alla vita. Ogni stato d’animo apre finestre sempre nuove e diverse sul mondo e dentro noi stessi, illustrando molteplici prospettive e possibilità. In quest’ottica, è possibile andare in qualunque direzione: dal duo all’orchestra, dal jazz alla classica.
I brani del disco erano dei tuoi vecchi schizzi musicali, composti quando eri ancora una studentessa di pianoforte.Ti va di parlarcene?
Ho sempre appuntato le idee che si sono affacciate alla mia mente. Molte sono andate perse, altre sono rimaste. Dei temi di Duo avevo chiara memoria ma non avevo dato loro un’identità ben precisa. Solitamente scrivo brani completi, ma questi non erano altro che idee. Non ho mai forzato la mia musica: l’ho sempre lasciata libera, come faccio con me, del resto. Amo difatti la libertà, che reputo fondamentale. I brani che compongono Duo erano in stile jazz, mentre la mia musica seguiva un filone neoclassico. Non mi interessava pubblicarli in quel momento. Oggi però è diverso: l’amicizia con Michele mi ha portato a rivalutarli e a dare loro un’identità chiara e precisa.
Come è nata la collaborazione con il contrabbassista Michele Paternoster, col quale si percepisce una profonda intesa musicale?
Io e Michele ci conosciamo da decenni. Ancor prima di diventare amici e suonare insieme, nutrivamo già una profonda stima l’uno per l’altra. Come spesso accade nella vita, ci siamo avvicinati e allontanati più volte. La verità è che ci sono persone che, lasciandosi, si perdono per sempre ed altre che, ritrovandosi, sembrano non essersi lasciate mai. Io e Michele apparteniamo alla seconda categoria. Da un paio di anni le nostre chiacchierate si sono fatte via via più intense e, da queste, ha preso forma Duo.
Ascoltando “Duo” si ha la sensazione che ogni brano ci conduca in un posto diverso. Qual è per te quello che ti riporta nella tua Puglia?
Non so quanto la Puglia possa davvero far parte di quest’album. I titoli dei miei album sono sempre stati in italiano, e questa è la prima volta che rendo un disco di respiro internazionale. A parte la persona che lo ha scritto, credo non ci sia nulla in esso che possa ricondurmi alla mia terra.
Il tuo è un curriculum di tutto rispetto: molti premi come pianista, come compositrice, come arrangiatrice e tantissime collaborazioni con musicisti noti. Ma il ruolo in cui ti senti più te stessa qual è?
Ci avviciniamo alle duecento composizioni pubblicate e credo che i numeri parlino. La mia indole è senza dubbio da compositrice. L’approccio iniziale è stato al pianoforte, come normalmente accade da bambini, ma nel corso del tempo ho maturato sempre più la sensazione e il bisogno di poter dire la mia attraverso un foglio bianco e partendo dal silenzio. Sono le due dimensioni che più caratterizzano il mio atto creativo. Tutto nasce nella mia mente e sempre più frequentemente lontano dal pianoforte.
Ci hai fatto dono (con Michele, ovviamente) anche questa volta di un album che suscita emozioni, sensazioni e incanto. Cosa tirerai fuori dal tuo cassetto per il futuro? Ritornerai al tuo pianoforte solo o ci sono in programma altre collaborazioni?
Ho stilato, a grandi linee, un programmazione che coprirà i prossimi mesi, tutto il 2024 e oltre. Non posso svelare nulla su ciò che uscirà perché voglio mantenere la sorpresa. Quello che posso dire è che ci saranno uscite mensili totalmente differenti tra loro per stile, forma e genere musicale.
Grazie Daniela
Grazie a te, Gianna, e a Cultura al Femminile per l’invito e lo spazio generosamente concessomi.
Daniela Mastrandrea è vincitrice di diversi concorsi internazionali di composizione, premi e contest musicali, tra i quali Web Talent V.I.T.A. di Believe Digital, Fondazione Estro musicale, Premio Argojazz, Digital Contest Kleisma e L’artista che non c’era e altri.
Tra le sue composizioni premiate: Indesiderabile Tenerezza, Luci e Ombre, La Besana e Mondi Paralleli, ospite su Radio Classica, recensito da La Gazzetta del Mezzogiorno, il Corriere del Mezzogiorno, il Nuovo Quotidiano di Puglia, MAT2020, SOund36 e classificatosi tra le migliori proposte del 2020.
Ha all’attivo centocinquantasette composizioni pubblicate tra album e singoli: dal duo all’orchestra, dal jazz alla classica. Per citarne alcuni: Volo di Gabbiani (2005), Fluide Risonanze (2016), Lo Specchio (2018), Singoli 2019, Mondi Paralleli (2020) Solstitium e Riflessi (2021).
DUO è disponibile su Spotify:
https://open.spotify.com/album/1VZx364f3jCD46sXsDISae