Baci all’inferno di Ariana Harwicz
Voce alle Donne
Recensione di Emma Fenu
Baci all’inferno è l’unione, in successione, di due romanzi brevi scritti da Ariana Harwicz e editi da Ponte alle Grazie nel 2022.
Di cosa tratta Baci all’inferno?
Baci all’inferno tratta di un rapporto malato, ossessivo, compulsivo, bestiale, folle e crudo fra una madre e una figlia, nel primo caso; nel secondo romanzo, un figlio.
A inizio lettura mi sono domandata sulla scelta di accorpare due opere che hanno lunghezza e trama per essere indipendenti.
Poi ho compreso, credo.
Non vi devo nè voglio raccontare due storie nei dettagli, ma soffermarmi su relazioni tossiche nel binomio madre/ figlia e figlio, evidenziando elementi spesso celati, orrori che non si sa se siano immaginazione o realtà, osmosi fra vita e morte. E in quell’osmosi c’è il potere dell’essere madre.
L’inferno in cui ti cresce una madre può essere dato dall’assenza, dalla violenza per il rifiuto, ma anche da l’eccesso d’amore: un amore che è un cordone ombelicale con cui ognuna delle due parti, legate, può strozzare l’altro, metaforicamente o meno.
In un crescente di abuso di alcol, di sesso come espressione di violenza da dare e ricevere, in una danza fra carnefice e boia, in una complicità morbosa, castrante e compulsiva, Baci all’inferno ci sconvolge, calamita, trascina in un vortice, lascia sospesi in possibili interpretazioni.
Perchè leggere Baci all’inferno?
Non è un romanzo per tutti.
Bisogna non limitarsi a guardare l’abisso dall’alto, ma calarsi, imbrattarsi, sentirsi soffocare, dover ammettere che se non tutto è perfetto qualcosa è perverso e che questa storia, o meglio queste storie, sono una spirale di spine nella mente e nel cuore, un mulinello che risucchia senza pietà del lettore.
Nessun filtro. Nessuna menzogna. Nessuna vergogna nel narrare.
Link d’acquisto
https://www.ibs.it/baci-all-inferno-libro-ariana-harwicz/e/9788833312903
Sinossi
L’oggetto che vi trovate tra le mani non è un semplice romanzo: è un’esperienza di lettura tra le più perturbanti che possiate fare oggi. Ma andiamo per ordine: Baci all’inferno comprende due romanzi brevi, “La debole di mente” e “Precoce”, legati tra loro dal tema della relazione fra madre e figli.
Nel primo, l’autrice ci conduce nei meandri di un rapporto quasi animale tra una madre e una figlia.
Nel flusso di coscienza che riprende una forte tradizione europea femminile (da Virginia Woolf a Nathalie Sarraute) si innesta però con violenza una vena grottesca che richiama tanta grande letteratura latino-americana.
Narrato in brevi scene, “La debole di mente” è costellato di emozioni estreme e corpi violati, da un’infanzia fragile a un finale tanto straordinario quanto imprevedibile.
Al centro di “Precoce” è stavolta il rapporto tra madre e figlio: entrambi diseredati, nuovi poveri europei, la loro vita in comune è un rovesciamento totale dei ruoli familiari classici, che mette in questione il significato stesso e i presunti doveri della maternità. In uno stile disincarnato, spoglio di ogni ornamento e convulso come la vita stessa, “Precoce” ci racconta di come a volte l’inferno in cui viviamo sia causato dall’eccesso di amore.