Il ballo delle pazze – di Victoria Mas

Voce alle donne

recensione di Emma Fenu

 

ballo pazze

 

Il ballo delle pazze è un romanzo di Victoria Mas edito da E/ O nel 2019.

Di cosa parla Il ballo delle pazze?

Il ballo delle pazze ci porta nel manicomio femminile della Salpêtrière a Parigi, a fine Ottocento.

Le donne ivi riunchiuse sono scomode: manifestano quanto non si vorrebbe nè vedere nè sapere, perchè indigna, inquieta o terrorizza.

E quindi, per il buon nome della famiglia, per chi la ha, o per l’assenza di essa, si viene internate e condannate alla prigionia, all’esclusione, al silenzio.

Ho letto il romanzo formulando un istintivo confronto con La sala da ballo di Anna Hope, evidenziandone punti di contatto e soprattutto differenze.

Nel testo di Victoria Mas la danza e la musica non hanno finalità terapeutiche, il ballo di mezza quaresima è un intrattenimento per la borghesia cittadina che si reca a vedere lo “zoo” delle alientate; non c’è nessuna storia d’amore salvifica ma un’interessante relazione affettiva fra un’internata e una capoinfermiera, personaggio, quest’ultimo, descritto a tutto tondo, con sfumature, contraddizioni e spessore psicologico.

 Il ballo delle pazze è strutturato con una narrazione in terza persona e con un frequente ricorso al presente storico; La sala da ballo è un intreccio di punti di vista per cui lo stesso evento viene raccontato in prima persona da più personaggi.

Non si tratta di eleggere il migliore fra i due romanzi, che sono diversi per trama, contesto geografico e modalità narrativa: in modo diverso entrambi denunciano una triste realtà di violenza e abuso ai danni di coloro ritenuti “diversi”.

Perchè leggere Il ballo delle pazze?

 

Attraverso una climax che è un crescendo nel ritmo, nel precipitare degli eventi e nella suspense del finale,, la scrittrice dà voce a quante furono condannate a diventare pazze per decisone del padre, del marito o del fratello.

Donne vittime di violenza, abusate nel corpo e nell’anima, destinate a perdere la speranza e la dignità e a immolarsi sull’altare di un patriarcato feroce.

Voce alle donne, dunque. E finalmente.

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Sinossi

Parigi, 1885. A fine Ottocento l’ospedale della Salpêtrière è né più né meno che un manicomio femminile.

Certo, le internate non sono più tenute in catene come nel Seicento, vengono chiamate “isteriche” e curate con l’ipnosi dall’illustre dottor Charcot, ma sono comunque strettamente sorvegliate, tagliate fuori da ogni contatto con l’esterno e sottoposte a esperimenti azzardati e impietosi.

Alla Salpêtrière si entra e non si esce. In realtà buona parte delle cosiddette alienate sono donne scomode, rifiutate, che le loro famiglie abbandonano in ospedale per sbarazzarsene.

Alla Salpêtrière si incontrano: Louise, adolescente figlia del popolo, finita lì in seguito a terribili vicissitudini che hanno sconvolto la sua giovane vita; Eugénie, signorina di buona famiglia allontanata dai suoi perché troppo bizzarra e anticonformista; Geneviève, la capoinfermiera rigida e severa, convinta della superiorità della scienza su tutto.

E poi c’è Thérèse, la decana delle internate, molto più saggia che pazza, una specie di madre per le più giovani. Benché molto diverse, tutte hanno chiara una cosa: la loro sorte è stata decisa dagli uomini, dallo strapotere che gli uomini hanno sulle donne.

A sconvolgere e trasformare la loro vita sarà il ballo delle pazze, ossia il ballo mascherato che si tiene ogni anno alla Salpêtrière e a cui viene invitata la crème di Parigi. In quell’occasione, mascherarsi farà cadere le maschere…

Titolo: Il ballo delle pazze
Autore: Victoria Mas
Edizione: E/ O, 2019