Storie di fantasmi del Giappone di Lafcadio Hearn e B. Lacombe
Voce all’Irreale
Recensione di Altea Alaryssa Gardini
Storie di fantasmi del Giappone è scritto da Lafcadio Hearn e magistralmente illustrato da Bejamin Lacombe. È edito per L’Ippocampo nel 2021.
Di cosa tratta Storie di fantasmi del Giappone?
Non si può capire il Giappone senza comprenderne la cultura e non si può amare la cultura giapponese se si dimentica che ci sta per approcciare a qualcosa che per gli occidentali viene declassato al rango della magia, così, come se fosse un enorme imbuto in cui stipare tutto quello che non è considerato normalità.
La morte non è che una porta e la menzione di essa ha un potere differente da quello che si ha in questa parte del mondo che è l’Occidente. Non potete camminare su un sentiero che non conoscete pretendendo di possederne i segreti: fate attenzione.
L’universo del “magico” giapponese ha componenti che possiedono anima e corpo e non si possono considerare diversamente. Tutto ha un’anima e un nome.
Abbiamo davanti un libro che racconta storie. Portate dal vento, illustrate dalle nubi, dalle nebbie e dai petali di fiori.
Sussurri prodotti dal canto degli arbusti, dagli dei, dai fiocchi di neve.
Potrei dire che sono racconti che narrano di altre storie raccontate da chi ha vissuto l’esperienza di conoscere un fantasma, ha sposato una divinità, è vissuto fuori dal suo tempo o invece lo ha conosciuto dopo aver amato.
Avete mai pensato di non conoscere il motivo di un vostro talento, magari disprezzato dai più? Potrebbe servire quando meno ve lo aspettate e potrebbe salvarvi la vita.
Non si sa mai quale pagamento esigerà colui o colei che esaudirà un vostro desiderio.
Se vi viene chiesto di non aprire una scatolina o di non sciogliere un nodo, unica condizione per riavere quello di cui non sapevate di bisognare, vi fareste avvincere dalle spire della curiosità?
La vita è un sonno e la morte è il tempo del risveglio, e l’uomo cammina fra l’uno e l’altro come un fantasma. (Proverbio orientale)
Perché leggere Storie di fantasmi del Giappone?
Questo libro è di una bellezza disarmante. Non sono solo i racconti, dovete guardare le immagini.
Non solo le illustrazioni vi rendono visibile il soggetto di cui state leggendo ma vi prendono in un vortice di bellezza tale da distruggervi.
Come se intorno a voi fosse stata costruita un’illusione: sapete che non è del tutto reale ma non potete distaccarvi dalla realtà che state vivendo. Non importa se siete catturati dal terrore, il vostro destino è legato a quello che state vedendo e quest’ultimo è una poesia di acque cristalline e una rete di seta di ragno.
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Sinossi
Illustrando il celebre compendio del folklore giapponese, Benjamin Lacombe offre un tributo al lavoro di Lafcadio Hearn.
All’inizio del Novecento, lo scrittore irlandese fu uno dei primi occidentali a ottenere la cittadinanza giapponese: l’amore per la cultura della sua nuova patria lo portò a percorrere le varie province del Paese, al fine di trascrivere le storie di fantasmi e le leggende tramandate di generazione in generazione.
In Storie di fantasmi del Giappone, Benjamin Lacombe sceglie lo stile adatto a ogni racconto, reinterpretando l’ampia gamma del bestiario tradizionale con la sua inimitabile arte.
In appendice al volume, alcuni giochi ispirati a quelli tradizionali permettono d’inventare la propria leggenda di yokai.